In Procura l’antenna nel parco . Esposto del comitato residenti contro il traliccio che tocca il cielo

La scorsa estate i cittadini della zona di via Cilla avevano duramente contestato l’installazione, nel cuore di un’area verde molto frequentata, vicina a case e a una scuola. Ora sono passati alle vie legali.

In Procura l’antenna nel parco . Esposto del comitato residenti contro il traliccio che tocca il cielo

In Procura l’antenna nel parco . Esposto del comitato residenti contro il traliccio che tocca il cielo

L’antennone, nel cuore del parco Montessori, spuntò l’estate scorsa all’improvviso, come i funghi dopo la pioggia. Ma il comitato residenti l’avevano detto che non si sarebbero rassegnati. E nei giorni scorsi, dopo essersi rivolti a un legale, hanno depositato in Procura un esposto contro l’impattante traliccio alto 34 metri. Il contenuto non viene svelato, asseritamente per ragioni di indagini in corso, ma tant’è. Sin da subito gli abitanti della zona di via Cilla avevano accusato il Comune di non aver fatto nulla per impedirne l’istallazione. Né, da parte della giunta, parandosi dietro la concomitanza degli aventi alluvionali, erano state fornite informazioni al riguardo, sull’iter e sull’avvio del cantiere del maxi traliccio Wind che ha sventrato il parco di via Lanzoni. Sin dal principio i cittadini avanzarono "dubbi e perplessità sulla correttezza delle procedure adottate" circa l’ubicazione dell’impianto, "un parco circondato da case e vicino a una scuola elementare". E ritenevano "particolarmente grave" il fatto che un bene pubblico originariamente destinato alla collettività fosse stato "sottratto alla sua funzione", senza che "da parte dell’organo politico, cioè la giunta, vi sia stata alcuna valutazione in merito all’opportunità di una scelta così profondamente impattante sulla vita e sulla salute dei numerosi residenti nella zona".

Ma "altrettanto grave" veniva ritenuto il fatto di non avere tenuto conto della possibilità di installare l’impianto in un sito meno critico". Il comitato, inoltre, avanzava "forti perplessità sulla trasparenza delle procedure adottate dal Comune". È verosimile che l’esposto ricalchi questi temi. All’epoca anche i tentativi di bloccare tutto delle minoranze consiliari si erano rivelati infruttuosi. Intanto, pochi giorni fa, una compagnia telefonica ha fatto ricorso al Tar dopo che il Comune aveva detto no all’installazione di un’antenna di telefonia mobile a San Bartolo, poiché troppo vicina a una casa.

l. p.