
Senso unico tra gioie e dolori: "Stiamo a vedere come andrà. Intanto 5 km invece di 200 metri"
Pareri discordanti e preoccupazioni nelle prime ore dell’entrata in vigore del senso unico su viale delle Nazioni a Marina di Ravenna. Tra coloro che accettano di buon grado la soluzione proposta per snellire il traffico tipico dei weekend estivi e chi è così costretto a macinare diversi chilometri, in tanti pensano che il verdetto finale possa essere emesso solo quando la stagione entrerà nel vivo.
Ricky de Zordo, vicepresidente della Cooperativa Spiagge e gestore del Bagno Luana, osserva: "Per ora la situazione è abbastanza fluida, i mezzi pubblici scorrono velocemente e c’è molto spazio per le biciclette. Sicuramente bisogna farci l’abitudine ma è una sperimentazione che bisognava fare. Adesso è presto per capire l’impatto effettivo sulla circolazione, il vero bilancio si farà a fine stagione".
Gli uomini della polizia locale che presidiavano l’ingresso su viale delle Nazioni hanno riscontrato un atteggiamento collaborativo da parte degli automobilisti, anche se alcuni erano un po’ spaesati, mentre i più felici sono stati ciclisti e motociclisti che hanno potuto viaggiare liberamente sulla corsia.
Chi gestisce attività a ridosso della rotonda si sente più penalizzato, come spiega Achille Sintoni, presidente della società di gestione della residenza turistico alberghiera Villa Marina: "Abbiamo il cancello a 200 metri dalla rotonda ma con il senso unico i nostri ospiti sono costretti a fare ben cinque chilometri e mezzo per arrivare in struttura, con tutti i comprensibili disagi. Abbiamo provato a chiedere i permessi per gli ospiti per passare dalla corsia riservata, anche considerando che abbiamo un parcheggio interno con 160 posti auto, ma non ci è stato concesso. Abbiamo anche tanti lavoratori che escono alle 5 del mattino e rientrano tra le 16 e le 18 e sono molto preoccupati per il traffico che potrebbero incontrare al rientro. In serata si sono già verificati alcuni rallentamenti, certo il navetto ha la strada libera all’andata ma al ritorno si crea comunque un imbuto sulla rotonda e anche chi rientra da Punta Marina si ritrova nel traffico". Della stessa opinione è Franco Gardini del bagno Oasi, che spiega: "Tutti i nostri clienti si lamentano, arrivare qui diventa troppo scomodo specialmente per le famiglie con bambini. Il timore è che molti preferiscano spostarsi in zone con parcheggi più comodi come già è successo l’anno scorso con il divieto di accesso agli stradelli retrodunali e i parcheggi a pagamento nei festivi. Molti sono restii a prendere il navetto a causa dei diversi episodi di furti nel parcheggio scambiatore".
In attesa del bus navetta al parcheggio scambiatore alcuni turisti commentano "Già dall’anno scorso sono cambiate le abitudini per andare al mare, non sappiamo se questa soluzione porterà benefici o meno. Secondo noi avrebbe senso aumentare le corse del navetto in modo da non dover aspettare troppo al capolinea".
Maurizio Tommasini, gestore del Bagno Obelix, fornisce un quadro generale sugli andamenti delle scorse estati e commenta quella in partenza: "La stagione non è ancora partita, sotto l’ombrellone la gente non è tanta e probabilmente si riuscirà a capire meglio più avanti, nelle domeniche più affollate. Già l’anno scorso abbiamo perso diversi clienti, speriamo che questa novità non causi ulteriori crisi: siamo già in difficoltà con l’aumento generale dei costi, specialmente per la ristorazione. Ci sono molte incertezze, i bagni che lavorano di meno non sanno se pagare i fornitori o i dipendenti. Le passerelle del parco marittimo mi sembra che aiutino nel dare una buona spinta al turismo, vedo che anche quando c’è vento la gente passeggia volentieri perchè il percorso è piuttosto riparato. Per di più è più facile spostarsi da un bagno all’altro quindi c’è maggiore movimento".
Valeria Bellante