ANTONIO VECA
Cronaca

Incidente A14 Faenza, morti due giovani. Ecco chi sono le vittime

Lui è un ex calciatore marocchino di 31 anni residente a Predappio, lei era una ragazza di 27 anni di Reggio Emilia

L'incidente sull'A14, nei riquadri le due vittime

L'incidente sull'A14, nei riquadri le due vittime

Faenza (Ravenna), 30 maggio 2019 - Tragedia in A14. Un’auto esce di strada e finisce capovolta in un invaso che corre lungo la strada. Perdono la vita due ragazzi, un 31enne e una 27enne. Le vittime sono Brahim Habbi, nato nel 1988, originario del Marocco e residente a Predappio e Maria Shaitit nata nel 1992 a Reggio Emilia, ma residente a Riccione da qualche anno (anche lei di famiglia di origini marocchine).

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Lui, ex centrocampista dello sporting Predappio in Seconda Categoria aveva smesso quest’anno, lavorava alla Tumidei arredamenti, un mobilificio della cittadina del Forlivese. I due si frequentavano da poco, poco più di un mese ma la settimana prossima sarebbero dovuti andare in Marocco per annunciare il loro matrimonio. Al volante dell’automobile, una Fiat 500, c’era la ragazza. Sulla dinamica non c’è nulla di certo ed è al vaglio della polizia stradale.

Secondo quanto è stato ricostruito finora, mancavano alcuni minuti a mezzogiorno quando l’auto diretta verso Bologna è transitata davanti all’uscita di Faenza. Siamo al chilometro 64 dell’A14, circa 150 metri oltre il punto di immissione dal casello quando l’utilitaria è uscita di strada: ha abbattuto una rete di recinzione e dopo aver superato un fosso ha capottato, finendo nell’invaso in fondo alla scarpata.

L'auto dopo l'incidente
L'auto dopo l'incidente

Le piogge di questi giorni avevano fatto alzare il livello dell’acqua, portandolo a poco più di un metro. Per un’incredibile dose di sfortuna la Fiat si è fermata ruote al cielo con i due occupanti bloccati all’interno dell’abitacolo dalle cinture di sicurezza. I primi automobilisti si sono fermati subito ma dalla strada non vedevano l’auto. Ci si è poi accorti che la vettura era nell’acqua e nessuno usciva.

Partita la prima telefonata al 118, sul posto in pochissimi minuti sono arrivate le ambulanze e i vigili del fuoco, compreso il nucleo sommozzatori. Sono stati attimi concitati, ma si è subito iniziato a temere il peggio per gli occupanti. Quando i sommozzatori sono scesi nell’acqua a hanno fatto la macabra scoperta dei due corpi intrappolati nell’abitacolo. Una volta riportati al piano stradale sono stati fatti tentativi di rianimazione, infruttuosi. E così il medico del 118 ha dovuto certificare il decesso dei due giovani.

Le due salme nel pomeriggio sono state ricomposte all’obitorio dell’ospedale di Faenza in attesa, probabilmente questa mattina, dell’esame esterno. Saranno gli accertamenti medico-legali a stabilire se entrambi siano morti sul colpo per l’incidente o per annegamento. Assieme ai mezzi di soccorso sono giunte sul posto anche diverse pattuglie della polizia stradale i cui agenti hanno lavorato per ore per fare i rilievi. A regolare il traffico è stato invece il personale di Autostrade per l’Italia.