Incidente mortale Cervia, convalidato l'arresto del giovane e concessi i domiciliari

Durante l'udienza il barista 22enne si è detto rammaricato

Nel riquadro Giovanna Santorelli

Nel riquadro Giovanna Santorelli

Pinarella di Cervia (Ravenna), 23 aprile 2019 - Ha ammesso tutto il giovane di Cervia che sabato all’alba ha travolto e ucciso la ventinovenne aretina Giovanna Santorelli: l’alcool consumato in discoteca durante la notte che lo aveva portato ben oltre il limite dello stato di ebbrezza, il «fumo» (ma lui ha detto che era di qualche giorno prima) che lo ha fatto risultare positivo al test anti-droga, il dolore di chi sa di aver rovinato la vita altrui: «Scusatemi». Alla fine dell’udienza di convalida davanti al Gip di Ravenna, l’arresto del barista 22enne è stato convalidato, anche se il giudice gli ha concesso i domiciliari.

Un’udienza drammatica, nel corso della quale il ragazzo ha raccontato la sua notte più terribile: prima le ore in discoteca, trascorse anche a bere, poi all’uscita la mancata precedenza al fuoristrada Suzuki sul quale la giovane aretina viaggiava insieme al fidanzato e a un’amica. Urto terribile (foto), nel quale Giovanna è stata sbalzata a parecchi metri di distanza, senza possibilità di scampo. Il 22enne era stato arrestato dai carabinieri subito dopo l’incidente, ha passato Pasqua in galera.

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