Incidente a Ravenna, tir e auto nel giardino di casa. "Sembrava un terremoto"

Maurizio Moriconi si è ritrovato i due mezzi contro il muro dell'abitazione in cui vive a San Zaccaria

Maurizio Moriconi davanti alla casa in cui vive (foto Corelli)

Maurizio Moriconi davanti alla casa in cui vive (foto Corelli)

Ravenna, 17 febbraio 2019 - «A un certo punto ha iniziato a vibrare tutto, sembrava il terremoto. Io e la mia compagna abbiamo avuto una gran paura. Poi abbiamo sentito un forte boato e, una volta usciti, abbiamo visto l’auto accartocciata contro la nostra casa e il tir». A raccontare è Maurizio Moriconi, 48 anni, ravennate, di professione tecnico frigorista, che da due anni vive in via Dismano 399, la casa contro cui ieri mattina sono finiti la Volvo e il tir dopo lo schianto.

Moriconi, come sta? «Eh, io e la mia compagna abbiamo avuto un risveglio abbastanza tosto. Ci siamo molto spaventati».

Cosa avete sentito? «Erano circa le 7.25 e io stavo scendendo le scale nella casa dove vivo con la mia compagna in via Dismano 399, all’angolo con via Ponte della Vecchia. Quando sono arrivato in fondo ha iniziato a vibrare tutto, sembrava il terremoto. Poi si è sentito un forte boato e io e la mia compagna abbiamo avuto una gran paura».

E che avete fatto? «Abbiamo aperto la porta di casa e siamo usciti. A venti centimetri di distanza c’erano la Volvo accartocciata contro il muro e il tir, arrivati fino lì dopo avere sfondato il cancello e la recinzione perimetrale e divelto due grosse palme. A bordo dell’auto c’era una donna e abbiamo subito chiamato i soccorsi. Diciamo che è andata bene, considerando che in quel punto di solito si ritrovano più persone».

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Cioè? «Davanti a casa nostra c’è una fontana pubblica dove molte persone vengono a prendere l’acqua. Poi, intorno alle 7.10, quindi poco prima dell’incidente, si radudano gli studenti per prendere l’autobus. Anche il mio vicino la mattina si ferma spesso in giardino a fumare. E poi comunque fuori ci sono i nostri tre cani che si fermano a prendere il primo sole del mattino proprio nel punto dove si sono schiantati auto e tir: per fortuna che nel momento dell’incidente non erano lì».

Ma è la prima volta che si verifica un incidente in quel punto? «Ci sono spesso incidenti, anche se magari non così gravi».

Qual è il problema secondo lei? «L’incrocio che è segnalato male, senza contare che ora con i lavori e la chiusura di un trato della E45 (quello tra Mirabilandia e Casemurate in direzione Roma, ndr) c’è pure il problema dei tir: ne passa uno ogni poche decine di secondi».

Come si potrebbe migliorare la situazione? «Prima di tutto andrebbe ridisegnata la segnaletica orizzontale all’incrocio e magari migliorata quella verticale».

Poi? «Poi si potrebbe comunque riasfaltare via Dismano perché, soprattutto con il passaggio dei camion, il manto è deteriorato. Se non si interviene, al termine dei lavori sulla E45, ci ritroveremo con questa strada distrutta. E, comunque, se non si interviene subito qui ci scappa il morto».

m. m.