Il 7 è un numero astrologico e cabalistico per eccellenza ed anche nel dialetto romagnolo è circondato da un alone di magia. Cominciando da "Al sët cap dl’Infëran" (Le 7 volte dell’Inferno), che si dice a chi dimostra un’irrequietezza sfrenata o per la monelleria di un ragazzo. "Al sët sìdar" (Le 7 stelle) è un detto che, rifacendosi alle 7 stelle dell’Orsa, significa un freddo siderale. Per essere certi che un bene era al sicuro si diceva: "Sota sët cêv" (Sotto 7 chiavi ). "La bandiziôn la pasa sët muràj" (La benedizione passa 7 muraglie", diceva quello che assisteva alla messa dal sagrato della chiesa. "Ora si, ora sët" (Ora sei, ora sette), significa dire una cosa e poi dirne un’altra diversa senza arrivare ad una conclusione.
CronacaLa magia del numero sette