SARA SERVADEI
Cronaca

Boom di zanzare aggressive, via ai trattamenti straordinari: “Focolai non raggiungibili”

La pioggia di fine luglio ha creato pozzanghere e acquitrini ideali per gli insetti. E ci sono punti dentro alle pinete dove è impossibile andare a debellarli. Azimut sta eseguendo interventi adulticidi emergenziali lungo tutta la costa

Boom di zanzare a Ravenna e sui lidi: è colpa della pioggia straordinaria di una decina di giorni fa

Boom di zanzare a Ravenna e sui lidi: è colpa della pioggia straordinaria di una decina di giorni fa

Ravenna, 13 agosto 2025 – Sono comparse tutte insieme, un’ondata. E non solo nei lidi nord. È di nuovo allarme zanzare su tutto il territorio e in particolare lungo la costa, dopo i giorni critici di fine giugno. Oggi come allora la colpa è sempre della pioggia: in questo caso quella caduta 10/15 giorni fa, a fine luglio. Ci vogliono una decina di giorni, infatti, per far schiudere le uova delle larve deposte sul pelo dell’acqua, in zone dove questa è stagnante. E la pioggia ha creato la condizione ideale per far proliferare gli insetti.

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Lunedì sera Azimut, incaricata di effettuare i trattamenti, ha spiegato la situazione in una nota: "L’evento atmosferico eccezionale verificatosi a fine luglio (acquazzone che ha coinvolto tutti i lidi ravennati, con oltre 100 millimetri di pioggia caduti in meno di 24 ore) ha determinato l’attivazione di focolai non raggiungibili dai trattamenti antilarvali in condizioni standard (trattamenti, questi, che vengono da noi eseguiti quotidianamente su tutto il territorio ravennate). Tali focolai sono inoltre largamente presenti anche in aree ove le attuali disposizioni non consentono ad Azimut l’accesso".

I problemi sono due, e rendono essenzialmente impossibile debellare il fenomeno. Il primo è che si sono creati acquitrini e pozzanghere anche in punti non raggiungibili, come in mezzo alla pineta tra alberi e rovi impenetrabili: luoghi difficili da mappare, figuriamoci da percorrere con un mezzo per i trattamenti.

E c’è poi il tema delle aree protette, come quelle della Rete Natura 2000, dove i trattamenti antilarvali con prodotti che creano un film siliconico sulla superficie dell’acqua che impediscono la riproduzione degli insetti sono vietati. È il caso, ad esempio, della pialassa Baiona. Qui l’unico strumento di difesa è il bacillus thuringiensis, un batterio che viene introdotto nell’acqua e che uccide le larve, molto selettivo e con un basso impatto sull’ecosistema.

Ma di fronte a così tanti acquitrini attivatisi in seguito al temporale di fine luglio, non c’è più nemmeno distinzione tra lidi nord e lidi sud: da Azimut fanno sapere che il problema coinvolge tutta la costa, da Pinarella a Casalborsetti. E infatti già da alcuni giorni l’azienda sta eseguendo anche trattamenti adulticidi insetticidi piretroidi, che vengono attivati solo nel caso in cui la situazione diventi critica perché possono essere dannosi anche per l’uomo. "Questo fine settimana abbiamo eseguito trattamenti adulticidi in tutte le località dei lidi, dalle ore 24 alle ore 6 circa – prosegue la nota –. Interventi, questi, che si ripeteranno nei prossimi giorni con assiduità, fino alla normalizzazione della problematica attualmente in corso".

I trattamenti adulticidi eseguiti in via straordinaria si sommano a quelli ordinari, attivi da marzo, con larvicidi in tutti i focolai conosciuti, nelle aree censite e oggetti di sopralluoghi periodici, così come in oltre 72mila pozzettature pubbliche per 8 cicli all’anno.

A peggiorare la situazione c’è il fatto che i temporali di luglio hanno permesso di proliferare soprattutto alla zanzara di tipo Aedes caspius, "una specie autoctona che non risulta essere vettore di alcuna arbovirosi – scrive Azimut – ma è caratterizzata da un comportamento molto aggressivo e dalle ottime capacità di volo. Spinte dai venti possono infatti raggiungere località distanti anche 10/12 chilometri dai quartieri di nascita". Non ci sono particolari rischi per la salute, quindi, ma con questa capacità di volo queste zanzare possono raggiungere facilmente buona parte del territorio.