La ’Piccola Betlemme’ ha trovato una nuova casa

L’associazione, che si occupa della distribuzione dei pasti a persone con fragilità economica, sarà ospitata nei locali dell’ex Centro per le famiglie

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L’associazione ‘La piccola Betlemme’, che si occupa della distribuzione dei pasti a persone

con fragilità economica, ha trovato una nuova casa. Dovendo lasciare la precedente sede di via Manzoni, aveva chiesto una mano all’amministrazione comunale manfreda. In un momento così particolare l’amministrazione faentina sta collaborando a stretto contatto con quelle associazioni che si occupano di dare risposte ai bisogni primari delle

persone, promuovendo interventi sussidiari di assistenza a chi è in situazione di difficoltà.

Dopo aver esaminato alcune soluzioni alternative, il Comune, in accordo con l’associazione, ha

deciso di concedere i locali dell’ex Centro per le famiglie che si trovavano all’interno del complesso di Palazzo delle Esposizioni e che fino ad oggi erano stati utilizzati come deposito. Questi spazi, che si trovano in buono stato di manutenzione e in pieno centro, potranno così essere utilizzati temporaneamente per le finalità richieste dall’associazione. L’accesso per gli utenti avverrà da via Minardi, sul retro dell’ingresso principale di Palazzo Esposizioni, cosa che assicura anche un ottimo grado di privacy per i frequentatori.

La Piccola Betlemme, secondo l’accordo stipulato con il Comune di Faenza, dovrà provvedere al mantenimento dei locali e alle loro condizioni, compresi gli eventuali interventi di riqualificazione che si dovessero rendere necessari per le attività di deposito, smistamento e distribuzione dei pacchi alimentari.

L’attività della Piccola Betlemme nella nuova locazione è partita ieri. "Un lavoro non semplice ma appassionato quello che l’amministrazione ha messo in campo per rispondere alle necessità della Piccola Betlemme -spiega l’assessore ai servizi sociali, Davide Agresti che questa

mattina si è recato nella nuova sede per salutare i volontari-, associazione che porta avanti un impegno fondamentale per chi ha bisogno e che ha richiesto da parte nostra anche uno di sforzo di creatività. Non è stato

facile trovare locali adatti alle esigenze e, pur consapevoli che la soluzione è temporanea, ci piace l’idea che anche il Palazzo delle Esposizioni, che non deve perdere la sua vocazione, si metta ‘a servizio’ della comunità, in

particolare durante un inverno che ci richiederà premura e attenzione sotto il profilo sociale. L’obiettivo di lungo respiro, però, dev’essere quello di poter offrire una soluzione più stabile, integrata e partecipata, che offra supporto e appoggio a tutte le realtà territoriali che sul tema particolare si rimboccano costantemente le maniche".