La politica delle polemiche: "De Pascale poco preparato, lo vorremmo in Regione..."

Il viceministro Bignami (Fratelli d’Italia): "Magari si candidasse alla presidenza". Cavedagna, in corsa alle europee: "Bolkestein, per ora meglio non fare i bandi".

La politica delle polemiche: "De Pascale poco preparato, lo vorremmo in Regione..."

La politica delle polemiche: "De Pascale poco preparato, lo vorremmo in Regione..."

Pioggia - di polemiche -, quando si incrociano (non fisicamente) il viceministro alle infrastrutture Galeazzo Bignami e il sindaco Michele de Pascale. Il tema, come spesso è accaduto in questi mesi, è quello dell’alluvione. Bignami, insieme al coordinatore provinciale Alberto Ferrero e al dirigente nazionale Roberto Petri, ieri era al Caffè Nazionale per presentare la candidatura alle europee per Fratelli d’Italia di Stefano Cavedagna. Il viceministro, partendo dal presupposto che "i soldi (per rimettere in sesto le infrastrutture dopo l’alluvione, ndr) ci sono, sono i Comuni che non li spendono", ha aggiunto poi che il 29 maggio dovrebbe approdare in Consiglio dei Ministri un provvedimento per garantire un rimborso "di non meno di 5mila euro" per ripagare i beni mobili dei cittadini alluvionati. "Ci sarà un risarcimento forfettario, con un riconoscimento più cospicuo per le cucine". E arriviamo a de Pascale, che potrebbe candidarsi alla guida della Regione, dopo che il presidente uscente, il dem Bonaccini, ha scelto di correre per le europee.

"Non mi pare che de Pascale abbia molte possibilità di candidarsi", dice Petri. Al suo fianco, Bignami sorride: "Ma magari (si candidasse, ndr)...Una persona che studia così poco i dossier". Sempre Bignami: "Io ho una vaga venatura anticomunista, riconosco però che il Pci aveva una classe dirigente valida. E de Pascale sarebbe l’erede di quella classe dirigente?". Per chiudere il discorso regionali, Petri precisa che "il centrodestra pensa di poter vincere. Stiamo già lavorando, in provincia di Ravenna, per avere una lista la più aperta possibile a professionalità di valore". L’ospite di giornata era però Cavedagna, faentino di origine, come ha tenuto a specificare. Tra i temi caldi c’è la direttiva Bolkestein. "Siamo andati avanti per disapplicarla, rischiando la procedura d’infrazione. Con una mappatura, abbiamo dimostrato che esiste un’alta percentuale di coste che non è mai stata messa in concessione". Non essendo dunque la spiaggia ’scarsa’, perché dunque procedere con i nuovi bandi? "Se io fossi un amministratore di un Comune, aspetterei a fare il bando". Il candidato invita poi "l’8 e 9 giugno ad andare a votare per il bene dell’Italia e dell’Europa. La provincia di Ravenna ha tutto quello che in Europa viene deciso: vocazione industriale, agricola e turistica". Capitolo amministrative. Così Petri: "Non ci facciamo soverchie illusioni nei 14 Comuni nei quali si voterà. Intendiamo però confermarci a Brisighella ed eleggere Mazzolani, che fa riferimento a FdI. Il che sarebbe una doppia sconfitta per il sindaco di Ravenna, cervese d’adozione. Ci aspettiamo ottimo risultati a Lugo e Solarolo, paese quest’ultimo dove il sindaco, durante l’alluvione, ha fatto come Schettino. E il Pd ha dovuto cercare un indipendente".

Luca Bertaccini