REDAZIONE RAVENNA

Lega, storico flop: cala del 90%. Tra Morrone e Liverani si va verso una resa dei conti

Il partito di Salvini ha preso 5300 voti, contro i 60mila di quattro anni fa. Il segretario: "La lotta era impari, per il Comune conta trovare un candidato di spessore". .

Jacopo Morrone

Jacopo Morrone

Il crollo verticale della Lega è lo spostamento netto di voti più mastodontico delle elezioni regionali: i salviniani in appena quattro anni e mezzo sono passati in provincia di Ravenna dal 31% al 4%, cioè da 60mila a 5300 voti. Un calo in numeri reali di oltre il 90%. "Tutta la provincia ha subito il traino di un candidato presidente ravennate – osserva con amarezza il sottosegretario e leader della Lega Romagna Jacopo Morrone –. L’onda di de Pascale ha travolto tutto e tutti, compresi i 5 Stelle ormai sull’orlo dell’estinzione. Quella contro di lui è stata per Elena Ugolini una lotta impari con un professionista della politica. Faccio gli auguri a de Pascale, che ora si trova a dover convivere nella sua giunta con i pentastellati e i Verdi, senza contare le decine di correnti in cui è frazionato il Pd".

In ottica ravennate la strada per il centrodestra appare ora in salita: "Quel che conta è solo trovare un candidato di spessore, non importa se civico o politico". I capi d’imputazione che pendono sui vertici romagnoli della Lega sono diversi: dal mancato coinvolgimento dei volti più riconoscibili – il consigliere uscente Andrea Liverani ha scelto di non fare campagna elettorale – fino alla grottesca messinscena antiabortista del Popolo della Famiglia, rivelatasi a Faenza una sorta di sfollagente elettorale. Morrone tenta una strenua difesa: "Scopro di quella manifestazione solo ora, e mi dicono ci fossero quattro o cinque partecipanti in tutto. Non condividiamo tutti i valori del Popolo della Famiglia, loro hanno un programma e la Lega ha il suo. Detto questo, De Carli ha portato 280 preferenze alla nostra causa, e lo ringrazio". Il nodo-Liverani è invece un boccone amaro che ancora richiederà tempo per essere inghiottito. Per Morrone la questione sembra risolta – "Liverani non è più parte della Lega da tre anni", chiosa – eppure la questione è più complicata. Se davvero Alvise Albonetti dovesse dimettersi dal consiglio comunale faentino (per ragioni lavorative, pare), a subentrargli quale capogruppo sarebbe proprio Liverani, in quanto consigliere anziano. "Non ho nulla contro Liverani – risulta iscritto alla Lega, del resto chiunque può iscriversi attraverso il sito web – ma mi limito a osservare un fatto: da tre anni non partecipa a riunioni ed eventi del partito". Eppure Liverani non intende arretrare: a chi gli è vicino giura che al prossimo congresso della Lega Romagna avrà luogo la resa dei conti. Filippo Donati