Ravenna, difesa della costa di Lido di Dante, approvato progetto da oltre 2 milioni

Si tratta del primo stralcio di lavori che ammontano a quasi sei milioni

Lido di Dante

Lido di Dante

Ravenna, 29 settembre 2017 - Su proposta di Roberto Fagnani, assessore ai Lavori pubblici, nell’ultima seduta la giunta comunale ha approvato il progetto esecutivo da 2 milioni e 500mila euro per la realizzazione di lavori finalizzati alla difesa, salvaguardia e fruibilità della zona sud di Lido di Dante, in particolare tra Lido di Dante e la foce del torrente Bevano.

Si tratta del primo stralcio, relativo agli interventi finalizzati alla difesa della costa, di un più ampio e complessivo progetto preliminare generale, che ammonta a quasi sei milioni di euro, inteso a proteggere la zona, compresa la pineta Ramazzotti, dalle ingressioni marine e consentirne la fruizione controllata attraverso percorsi protetti e un nuovo ponticello in legno sul torrente Bevano, sino all’abitato di Lido di Classe.

“Il progetto che con particolare soddisfazione abbiamo approvato – sostiene infatti l’assessore ai Lavori pubblici Roberto Fagnani – è la prima tappa di un intervento complesso per proteggere quella parte di costa e costituisce un’opera importante anche dal punto di vista paesaggistico in un ambito naturale di pregio”.    

Gli interventi previsti sono il frutto di un’azione sinergica che si inserisce nel quadro dell’intesa siglata tra Comune, Regione, Parco del Delta del Po e Università di Bologna, in collaborazione con la Forestale, che ha definito i compiti di ciascun ente e i rapporti tra gli stessi. Il progetto è stato sottoposto, per la sua qualità e la zona di intervento, alla procedura di valutazione dell’impatto ambientale, che si è conclusa in Regione il mese scorso.

Tra gli interventi si prevede anche la realizzazione di una barra in sabbia sommersa - con funzione di movimentazione dei sedimenti, che fornirà per i prossimi anni sabbia a tutto il tratto di spiaggia a sud dell’abitato di Lido di Dante - e una nuova difesa in massi in profondità, a protezione del litorale e a difesa della spiaggia. L’intervento è finanziato con fondi Eni.