SARA SERVADEI
Cronaca

Al via la differenziata in centro a Ravenna, lunghe file per ritirare contenitori e tessere

In piazza dell’Aquila il punto di consegna dei kit per chi non l’ha ricevuto. Le perplessità di residenti e commercianti

Lunghe file per ritirare contenitori e tessere

Ravenna, 15 ottobre 2023 – La fila è lunga, spaccata in due da una parte e dall’altra di piazza dell’Aquila. Si procede lentamente tra scansione delle utenze, consegna del materiale e spiegazioni. E l’umore non è dei migliori, perché l’affluenza è tale che c’è chi attende da oltre un’ora. Il cambiamento si vede anche da qui: dalla lunga coda di utenti che aspettano di farsi consegnare tessere o bidoncini del nuovo sistema di raccolta dei rifiuti in centro.

Per chi fosse assente al momento del passaggio degli operatori di Hera casa per casa, infatti, fino al 17 novembre ogni lunedì nel piazzale della stazione e ogni venerdì in piazza XX Settembre è possibile rivolgersi agli infopoint, attivi dalle 15 alle 19. E ai primi due appuntamenti di questa settimana si sono presentati in tanti.

Ecco il dato dato della consegna dei kit (materiali porta a porta o carte smeraldo) dei primi due infopoint, presidiati da cinque operatori: 157 lunedì e 257 sabato. E ai primi due appuntamenti di questa settimana si sono presentati in tanti. Si percepisce una differenza anche generazionale nell’approccio al cambiamento.

I giovani sembrano in generale più ben disposti: "Mi sono trasferita da un paio di mesi, dove vivevo il porta a porta c’era da sette, otto anni – dice Elena –. Siamo più avanti noi in Abruzzo". E lo stesso vale per tre universitari fuorisede che vengono rispettivamente da Milano, Bergamo e Pescara: Sara Casati, Francesco Caroli e Nicole Creati. "Nella zona rosa cambia poco - dicono - mentre in quella azzurra abbiamo sentito qualcuno lamentarsi. In realtà alla fine cambia poco, sono solo due bidoni". Dei tre solo Sara Casati, milanese, non aveva il porta a porta a casa: "Là è come qua ora, con i bidoni condominiali e senza tessera".

Tanti tra coloro che sono in fila sono scettici. Una ragazza racconta di essere stata mandata lì dal proprio capo, che ha diversi appartamenti in centro a disposizione dei turisti: "No, io questa politica non la capisco. E non sono d’accordo nemmeno col sistema per cui si paga in base a quanta indifferenziata si produce, come si dice che avverrà. Per i turisti, poi, è un grosso problema: se non si dà loro la tessera smeraldo cosa fanno, si portano la spazzatura a casa?". Rincara la dose Fabio Baldini: "Dobbiamo pagare persone che fanno fare a noi il lavoro di smistamento dei rifiuti. E un domani chi supera un certo volume di rifiuti si ritroverà a dover pagare di più. All’estero ci sono sistemi più efficienti, questa è la classica vergogna italiana".

C’è anche chi si lamenta per la fila e gli orari in cui sono passati a casa gli operatori di Hera: "Alle 10 del mattino, quando la gente lavora - dice Andrea -. Basterebbe che le isole ecologiche funzionassero per ritirare i bidoni in autonomia, invece ho fatto un’ora di fila".

Vincenza Masini da 60 anni è la titolare della ‘Casa della plastica e del giocattolo’ in via Mentana: "Sono passati alle 13.45 per lasciare la tessera. Alle 13.45! Ma come hanno potuto pensare che un negozio potesse essere aperto a quell’ora? Ora mi tocca fare un’ora e mezza di fila. Per il resto non so se davvero questa novità aiuterà ad aumentare la differenziata. La mia impressione è che se uno trova il cassonetto chiuso, butta i rifiuti in quello accanto". Anche Sergio Bandini ha atteso un’ora: "Ma la novità non mi spaventa. Mi pare tutto chiaro e io la differenziata la faccio già".