"Massimo impegno per Marradi"

Il presidente dell’ente, Michele de Pascale: "Evitare la chiusura dello stabilimento"

Anche il presidente della Provincia (e sindaco di Ravenna), Michele de Pascale, interviene sulla vicenda della cosiddetta ’Fabbrica dei marroni’ di Marradi che rischia la chiusura, mettendo a rischio novanta posti di lavoro fra dipendenti e stagionali.

"Abbiamo appreso l’intenzione della proprietà Italcanditi di delocalizzare lo stabilimento di lavorazione delle castagne di Marradi ‘Ortofrutta del Mugello’. Come Provincia di Ravenna garantiremo il massimo impegno affinché si eviti la chiusura dell’impianto che rappresenta un presidio occupazionale importante, non solo per il territorio di Marradi, ma anche per parti significative del territorio della Provincia di Ravenna e dell’Emilia Romagna. Mi sono già confrontato con il sindaco di Marradi Tommaso Triberti, e di Brisighella Massimiliano Pederzoli, con il sindaco della città metropolitana di Firenze Dario Nardella, con il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e con l’assessore regionale allo Sviluppo economico Vincenzo Colla che mi hanno assicurato il loro impegno. In questo senso siamo disponibili ad attivarci fin da subito affinché si possano trovare tutte le soluzioni necessarie per impedire la chiusura dello stabilimento".

Azienda da sempre privata l’Ortofrutticola del Mugello a Marradi nacque però su impulso pubblico e utilizzando strutture messe a disposizione dal pubblico. Gestita a lungo da una cooperativa locale, poi la proprietà passò a un imprenditore avellinese che cominciò a far lavorare anche una parte di castagne provenienti dalla Campania accanto a quelle della zona. E infine l’azienda è stata ceduta pochi mesi fa dall’Italcanditi di Bergamo, di proprietà di un fondo di investimenti.

Azienda che ora vuole smantellarne tutta l’attività a Marradi per trasferirla inel Bergamasco. L’annuncio è arrivato dopo Natale, terminati gli ultimi contratti stagionali: un’ottantina i lavoratori – soprattutto donne – impiegati temporaneamente nei periodi di massima produzione (il prodotto principale sono i marron glacés).

Le lavoratrici arrivano dalla zona di Marradi ma anche dal Brisighellese e l’indotto riguarda tutto il territorio, anche nel Ravennate. È in corso un presidio permamente dei lavoratori e dei sindacati davanti ai cancelli dell’azienda per evitare che la produzione venga trasferita. Solidarietà è arrivata dalla politica e dalle associazioni del commercio.