Medici di medicina generale, poche 15 ore a settimana

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È evidente che sui medici di medicina generale un problema c’è, testimoniato anche dalle numerose segnalazioni di lettori su situazioni di disagio aumentate durante la pandemia. Le segnalazioni sono sempre le stesse: difficoltà di contattare il proprio medico, appuntamenti troppo distanti rispetto al bisogno, scomparsa delle visite a domicilio. I motivi sono diversi, a partire dal sistema che prevede che ogni medico di medicina generale debba garantire, ogni 1500 assistiti, almeno quindici ore di ambulatorio settimanali, quindi tre al giorno, e la reperibilità telefonica. Troppo poche per un numero così elevato di pazienti. Ma quindici è il numero minimo di ore, significa che se ne possono fare di più. Però evidentemente non si può affidare l’efficienza di un servizio solo ai singoli, ci può essere il medico che di ore ne fa molte di più, e quello che si limita al minimo. Se il monte ore obbligatorio fosse superiore si potrebbe garantire un servizio migliore, comprese le aperture degli ambulatori nei prefestivi e nei festivi di cui lei scrive, e si accorcerebbero anche le attese. C’è poi un’altra questione: i medici di medicina generale sono pochi, l’Ordine ha più volte lanciato l’allarme in questo senso. Non ci sono i sostituti per chi va in pensione, perché Medicina è a numero chiuso e sono poche anche le borse di specializzazione. Una situazione destinata a peggiorare.