"Morta per diagnosi errata Ora vogliamo giustizia"

Mery Strocchi, 74 anni, è scomparsa lunedì in seguito a un ictus. La famiglia: "Per il medico che l’ha visitata poco prima era solo un mal di pancia"

Migration

I dolori lancinanti allo stomaco, la difficoltà a contattare la guardia medica. Poi quella diagnosi sbagliata e la corsa in ospedale quando ormai era troppo tardi. È ancora con le lacrime agli occhi e la disperazione nel cuore che Stefano Guidi e la compagna Roberta Liverani raccontano il presunto "caso di malasanità" che ha riguardato la madre di lei, Mery Strocchi, di 74 anni. "Una donna in forma, che non aveva patologie e non prendeva medicine", spiega Guidi.

I guai della donna iniziano la notte di sabato, quando comincia ad accusare forti dolori allo stomaco. "Ha un’ernia iatale e un caso simile le era capitato anche l’anno scorso, quindi non ci siamo allarmati troppo". Ma intanto le ore passano e il dolore non accenna a diminuire.

È domenica mattina quando Stefano e Roberta capiscono che qualcosa non va. "A quel punto abbiamo chiamato la guardia medica – prosegue Guidi –, ma la linea era staccata. Per ore la risposta è rimasta sempre quella: ‘Numero irraggiungibile’". Fino a che qualcuno, finalmente, risponde dall’altro capo del telefono: "Un’operatrice dell’Ausl che, però, si limita a dire che ci avrebbe richiamato lei ’perché la linea non funziona bene’". Passano le ore, ma nessuno si fa vivo. "A quel punto, dopo altri tentativi, riusciamo di nuovo a prendere la linea e a chiedere che venga qualcuno a visitare Mery".

Viene inviato un medico dell’Usca (Unità speciali di continuità assistenziale) "perché avevamo in casa alcune positività – chiarisce Guidi –. Fin dal suo arrivo, ha subito messo in dubbio che Mery stesse davvero male con frasi come ’non la sento urlare quindi non è niente’. Non ha consultato le cartelle cliniche che avevamo preparato e ha solo proceduto alla palpazione dello stomaco".

La diagnosi? "Una semplice gastrite, curabile con un comune antiacido. Abbiamo chiesto se non fosse meglio portarla in Pronto soccorso, ma il medico è stato chiaro: ’Non si va in ospedale per un mal di pancia’".

Dopo una manciata di ore, Mery Strocchi viene invece colpita da emorragia allo stomaco e ictus. "Abbiamo chiamato il 118 che si è mosso immediatamente e per questo li ringrazio. Sono riusciti a rianimarla e a portarla in ospedale, ma ormai era troppo tardi: è morta nella notte tra domenica e lunedì. In ospedale è risultata positiva al Covid, ma ci hanno spiegato che non è stato il virus a causare l’ictus". Una morte che, forse, si sarebbe potuta evitare. "Per questo siamo intenzionati a rivolgerci a un avvocato – conclude Guidi –. Una vicenda simile, che può capitare a chiunque, non si deve ripetere. Vogliamo giustizia".

L’Ausl, informata del fatto, non ha rilasciato dichiarazioni.