Nei bagni si lavora per l’estate: "Bolkestein, investiamo nonostante le incertezze. Per ora ristorante aperto"

Nei nove lidi gli stabilimenti sono all’opera: in molti si può già mangiare. E all’Oasi di Marina di Ravenna c’è una gestione tutta nuova.

Nei bagni si lavora per l’estate: "Bolkestein, investiamo nonostante le incertezze. Per ora ristorante aperto"

Nei bagni si lavora per l’estate: "Bolkestein, investiamo nonostante le incertezze. Per ora ristorante aperto"

Le incertezze della Bolkestein non frenano i titolari degli stabilimenti balneari dal fare piccoli investimenti in vista della stagione estiva. Certo non mancano polemiche e malumori perché tutti chiedono certezze, soprattutto norme chiare che garantiscano il riconoscimento del valore d’impresa qualora si dovesse lasciare lo stabilimento. In diversi hanno già aperto, come l’Aloha Beach di Marina Romea. "Fino a fine febbraio – spiega il titolare Alberto Belloni – siamo attivi con il ‘mare d’inverno’ e coi cavalli. Dal 2 marzo siamo aperti come stabilimento balneare tutti i weekend a pranzo e la sera su prenotazione. Le persone ci sono perché c’è voglia di mare dopo l’inverno e intanto ci prepariamo per la stagione estiva. Stiamo mettendo a punto un calendario più ricco e per questo sto finendo gli adempimenti burocratici necessari. È un investimento da 30mila euro e alla luce delle incertezze legate alle concessioni sembra una follia, ma cosa dobbiamo fare? Ho anche assunto dodici persone, per ora a chiamata nel fine settimana, che diventeranno a tempo determinato per la stagione. Vogliamo offrire alla clientela un servizio adeguato, sono ventuno anni che sono qui e ho iniziato da dipendente, ce l’ho messa tutta e voglio essere ottimista". Anche al Coco Loco di Marina di Ravenna l’attività è ripresa il 2 marzo. "Siamo aperti a pranzo – dice uno dei soci, Mauro Morigi – e ci stiamo organizzando pian piano per l’estate. Il peso dell’incertezza rimane e questo non invoglia a fare grandi investimenti, ma è da dieci anni che viviamo con questa preoccupazione. Intanto i clienti ci sono e sono contenti di trovare il bagno aperto, ci organizzeremo in base a quello che succederà". Nuova gestione invece al bagno Oasi, sempre a Marina dove ai vecchi titolari subentrano tre soci: Franco Gardini, del ristorante Alchimia di Ravenna, Emanuele Monduzzi, presidente di Power Beach, la società legata all’esperienza della Darsena Pop Ap e Ivano Sama. Sport e ristorazione sono quindi i due elementi portanti della nuova gestione.

A Punta Marina, al Perla, Mirco Leoni in questi giorni è in piena attività perché il bagno è aperto e si guarda anche al futuro. "Non si lavora come il marzo dell’anno scorso – ricorda – perché quello fu un mese memorabile, ma la gente viene e c’è quella voglia d’estate tipica di questo periodo. Molti vengono a pranzo e non solo da Ravenna, anche dalle colline e dal Bolognese. Anche il parco marittimo sembra funzionare, c’è chi lo apprezza". Anche per Mirco Leoni il futuro delle concessioni è un argomento spinoso: "La Bolkestein ci tiene al palo ma qualcosa per la clientela bisogna organizzare. E noi abbiamo in mente un progetto legato ad alcune serate. Vogliamo dare un contributo per aiutare la località che, soprattutto di sera in estate, è in sofferenza". Sulla Bolkestein interviene anche Maurizio Rustignoli, presidente della Coop Spiagge: "La preoccupazione è forte perché è come un sistema con il freno a mano tirato. C’è allarmismo perché non sappiamo cosa succederà e, intanto, i Comuni si muovono in ordine sparso anche se il Governo ha chiarito che non è possibile procedere con evidenze pubbliche finché non saranno emanati i decreti attuativi". Quello che i bagnini hanno chiesto al Governo allora è di trasformare il risultato della mappatura delle coste in un provvedimento urgente e, allo stesso tempo, conclude Rustignoli, "di stabilire criteri precisi per il riconoscimento del valore degli stabilimenti balneari, perché la Legge 118 non indica come calcolarlo".

a.cor.