Ocean Viking, migranti in salvo: "Donne violentate nei lager libici"

Accolti nei centri di accoglienza della regione i 113 profughi sbarcati a Ravenna. Il medico: "Molti sono malati"

Ocean Viking, migranti in salvo  "Donne violentate nei lager libici"

Ocean Viking, migranti in salvo "Donne violentate nei lager libici"

di Lorenzo Tazzari

Ravenna, 2 gennaio 2023 - I 113 migranti sbarcati al porto di Ravenna sabato scorso sono già tutti nei centri di accoglienza delle varie città dell’Emilia Romagna, sulla base del piano prestabilito dalla prefettura di Bologna. A Ravenna sono rimasti una trentina di minori, assegnati ad una struttura (il Nuovo Villaggio del fanciullo) che già si occupa di giovani con fragilità. Arrivano dalla Costa d’Avorio, dalla Nigeria, dal Ghana: non hanno documenti d’identità, nessuno che li conosca. Ieri, gli assistenti sociali del Comune hanno preso i primi contatti con loro.

Dalla nave Ocean Viking, di proprietà della Ong norvegese Sos Méditerranée, sono scesi 41 uomini, 22 donne, 38 minori non accompagnati e 12 minori accompagnati. L’operazione accoglienza è stata molto rapida. Per tre giorni consecutivi il prefetto Castrese De Rosa, in coordinamento con il sindaco Michele de Pascale e gli assessori regionali Priolo e Taruffi, ha allestito una task force di quasi 300 persone, tra forze dell’ordine, Guardia costiera, vigili del fuoco, medici e infermieri, Croce rossa, Caritas.

La Ocean Viking è entrata in porto verso mezzogiorno e mezz’ora dopo sono scesi i primi migranti: una ragazza di 17 anni con il neonato partorito da pochi giorni. Sono stati i primi a raggiungere l’ospedale Santa Maria delle Croci, ma già nella serata di sabato il prefetto De Rosa era in grado di rassicurare tutti: "Il bimbo e la mamma stanno bene". Non così per diversi altri profughi. Lo racconta Giammaria Fiorentini, medico ravennate dell’Ausl Romagna, volontario per questa emergenza.

"Le donne sono state tutte violentate nei lager libici. È questo purtroppo che succede, e da lì vengono queste persone", ha spiegato. "Non hanno il Covid – ha detto Fiorentini – ma hanno tubercolosi, malaria, infezioni, quasi tutti la scabbia. Tutte malattie che in Italia non siamo più abituati a trattare".

Quattro a bordo sarebbero stati segnalati per patologie più gravi, "a una donna hanno fatto un’ecografia e forse ha una gravidanza extrauterina, sono tutte giovani". Fiorentini nel fornire queste informazioni, ha riportato quelle dategli dal medico di Sos Méditerranée a bordo della Ocean Viking nei giorni della traversata, lunga quattro giorni per 1.650 chilometri.

"A bordo avevano ancora da mangiare per due giorni dopodiché il cibo sarebbe finito, quindi avrebbero dovuto approvvigionarsi con altri mezzi. Credo che questa sarà solo la prima di altre navi di migranti che verranno dirottate sul porto di Ravenna", conclude Fiorentini, introducendo il tema politico che ha tenuto banco in questi giorni.

"Ravenna non dirà mai di no a una nave indirizzata al nostro porto con delle vite umane a bordo, questo lo dico con grande chiarezza, finché io sarò sindaco non potrà mai succedere che Ravenna si opponga al salvataggio e ad essere un porto sicuro" dichiara il sindaco Michele de Pascale. "Però, queste parole non fanno parte di ’polemiche’ come le ha definite il ministro Piantedosi. Noi vogliamo sapere – ha aggiunto – per prima cosa perché una nave con 113 persone a bordo in condizioni critiche viene annunciata diretta a La Spezia e 5 ore dopo, arriva il contrordine: andate a Ravenna, cioè a 1.650 chilometri di distanza. Ricordo che nel momento più critico dell’arrivo dei migranti, la provincia di Ravenna ha gestito 2.300 persone. Quindi non ci spaventa l’ipotesi di altri arrivi di migranti via mare". "Speriamo – ha concluso il sindaco di Ravenna – che da gennaio il ministro Piantedosi e il ministro Salvini ci convochino e che si possa intavolare una discussione per capire se e come verranno coinvolte le regioni del Nord Italia. Chiedo ai parlamentari eletti nei nostri collegi di sollecitare un tavolo di discussione con il governo".