"Piano Speciale, vogliamo una commissione straordinaria con Priolo e Protezione civile"

Il Piano speciale post-alluvione presentato a Bologna è criticato da Fratelli d’Italia per il mancato coinvolgimento dei Comuni colpiti. Bertozzi chiede una commissione consiliare urgente per discutere la questione.

Il Piano speciale post-alluvione presentato una decina di giorni fa a Bologna dalla Regione e della struttura commissariale per la ricostruzione non ha tardato a finire nel mirino. Ad andare alla carica è il capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale a Faenza, Stefano Bertozzi: "Il fantomatico Piano speciale che, stando alle dichiarazioni dei nostri amministratori locali, pare partorito dalla mente fervida del commissario straordinario senza alcun coinvolgimento da parte loro, e chiaramente in ritardo rispetto a ogni previsione e necessità, è in realtà uno strumento in cui la Regione e le sue Agenzie hanno svolto un ruolo preminente, che parte da strumenti di pianificazione esistenti (i Pai) e che per quanto ci è dato sapere ha visto un grande assente: i Comuni e le comunità locali colpite dall’alluvione". La Regione, secondo Bertozzi, "sta disegnando sulle teste dei nostri cittadini il futuro assetto del territorio senza che i Comuni alluvionati vengano coinvolti, il quadro esigenziale è stato redatto senza l’intervento dei sindaci, nemmeno in fase consultiva, o se i sindaci sono stati coinvolti noi consiglieri non siamo stati informati, e questo sarebbe un fatto estremamente grave. Diverse domande sorgono pertanto spontanee: i sindaci sono stati sentiti in fase di preparazione del piano preliminare? Se non è successo perché non hanno protestato energicamente chiedendo l’appoggio politico bipartisan nel nome dell’interesse comune? Perché non sono state segnalate situazioni di emergenza come via Casale, o l’area destra Senio nel tratto Castel Bolognese-Riolo Terme, o ancora la situazione della confluenza Marzeno-Lamone?".

Bertozzi ha dunque richiesto, con l’appoggio di tutta l’opposizione, la convocazione urgente di una commissione consiliare ad hoc, dove vengano invitate la vicepresidente Priolo e l’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile. "Dopo le lacune, le mancanze, i mancati interventi di questi soggetti nel decennio passato oggi si sta ridisegnando l’assetto idraulico ed idrogeologico delle nostre città e delle nostre periferie lasciando fuori i Comuni e i cittadini coinvolti. La Regione deve venire a riferire e l’amministrazione comunale di Faenza deve pretenderlo, si parla del nostro futuro e della sicurezza del territorio".