Ponte di Grattacoppa, rampe da rifare

Il Comitato cittadino riporta le parole dell’assessora: "L’ultimo strato di materiale non è stato accettato: non rispondeva alle caratteristiche"

Ponte di Grattacoppa, rampe da rifare

Ponte di Grattacoppa, rampe da rifare

"L’ultimo strato di materiale posato sulle rampe non è stato accettato dalla direzione Lavori perché non rispondente alle caratteristiche progettuali richieste". Inizia così il post su Facebook con cui il Comitato cittadino di Savarna, Grattacoppa e Conventello annuncia l’ennesimo ritardo nei lavori al ponte di Grattacoppa. Il cantiere infinito del resto è partito l’8 marzo 2021 con la promessa di una conclusione il più rapida possibile (considerando che la struttura andava totalmente demolita e ricostruita), entro la fine di febbraio dell’anno scorso. E invece, quasi un anno dopo, l’impalcato c’è ma mancano ancora le rampe laterali. Da mesi l’attenzione è tutta puntata su quelle due rampe, più alte di oltre un metro rispetto al piano del vecchio ponte: e ora, con queste poche righe riportate in seguito a un colloquio con l’assessora ai Lavori pubblici Federica Del Conte, il Comitato cittadino della zona presenta un nuovo ostacolo all’orizzonte. Per quanto riguarda lo strato di materiale in questione, si legge poi nel post, "l’impresa si è impegnata a rimuoverlo e a procedere con le attività successive previste dal progetto. Per questo motivo il cantiere ha subito un rallentamento che speriamo si risolva velocemente".

Già nei mesi scorsi, tra le dichiarazioni dell’assessora Del Conte, era filtrata l’ombra di un errore che il Comune attribuisce alla ditta. L’ennesimo contrattempo in un cantiere che per Palazzo Merlato, con l’ultima proroga, avrebbe dovuto concludersi entro il 26 dicembre scorso, e che invece per la ditta sarebbe andato avanti fino al 23 marzo, pagando una penale per ogni giorno di ritardo. Ora la data rischia di slittare ancora, col rammarico dei cittadini che negli ultimi mesi hanno protestato sia nei due paesi di Savarna e Torri congiunti (e ora divisi) dal ponte, sia a Palazzo Merlato.

Ieri anche la capogruppo della Pigna Veronica Verlicchi ha dichiarato di aver parlato con "il responsabile dei lavori incaricato dalla ditta appaltatrice. Ci è stato confermato che il Comune di Ravenna il 7 dicembre scorso ha richiesto il fermo del cantiere. Le motivazioni sono ancora in verifica - abbiamo fatto una richiesta agli stessi uffici comunali -, tuttavia si vocifera che il direttore dei lavori (funzionario comunale) ritenga che alcuni materiali non possano essere lavorati a basse temperature". Inoltre, aggiunge Verlicchi, "per le penali pare proprio che la questione non sia nei termine che il Comune di Ravenna ha annunciato nelle scorse settimane: a quanto ci è stato detto, infatti, non sono partite ancora richieste di penali da parte dell’amministrazione comunale a carico della ditta appaltatrice.

D’altra parte come può il Comune voler riscuotere per i ritardi dei lavori quando è lui stesso che blocca il cantiere".