Porto di Ravenna: si allarga l'area traghetti, Grimaldi Euromed firma contratto

Lavori di ampliamento in T&C Ravenna: Grimaldi Euromed SpA firma contratto di noleggio per 58mila mq. di superficie operativa. L'operatore marittimo gestirà direttamente le operazioni di imbarco e sbarco. Lavori previsti fino alla fine del 2023.



Porto di Ravenna: si allarga l'area traghetti, Grimaldi Euromed firma contratto

Porto di Ravenna: si allarga l'area traghetti, Grimaldi Euromed firma contratto

Nelle aree di T&C – Traghetti & Crociere di Ravenna – , stanno per partire i lavori di ampliamento di circa 30mila metri quadrati della superficie operativa, con tre nuove torri faro. Nel frattempo procedono spedite le operazioni sulle banchine per 420 metri, propedeutiche all’abbassamento fino a 14,5 metri dei fondali nell’ambito del progetto Ravenna Port Hub.

Tutto ciò andrà a beneficio della Grimaldi Euromed SpA che ha firmato un contratto per il noleggio parziale dell’area del Terminal con la conseguenza che l’operatore marittimo gestirà direttamente le operazioni di imbarco e di sbarco su una superficie di oltre 58mila metri quadrati. Il terminal T&C oggi è capolinea della Rete Autostrade del Mare nella rotta marittima Ravenna-Brindisi-Catania, qui vengono imbarcati, oltre ai veicoli destinati in Sicilia, altri con destinazione Grecia (con approdo e cambio traghetto a Brindisi) e con destinazione Malta (con cambio traghetto a Catania). Il contratto di noleggio farebbe mettere a Grimaldi radici sempre più profonde nel porto di Ravenna per almeno 6 anni, garantendo occupazione stabile. Ma il condizionale è d’obbligo, perché Grimaldi è in attesa dal 19 marzo della concessione all’utilizzo della banchina da parte dell’Autorità portuale di Ravenna; i tempi si stanno allungando, ma dall’Autorità fanno sapere che il bando di gara europeo si chiuderà il 30 agosto.

"La ditta appaltatrice – spiega Alberto Bissi, amministratore unico della Grimaldi : – ha circa 140 giorni dalla data del 3 agosto per consegnare i lavori, ma vogliamo partire materialmente solo quando vi è assoluta certezza che non ci siano problemi nel sottosuolo, che nel corso degli anni è stato un deposito di materiali più svariati e non certo di ordigni esplosivi. Contiamo comunque di terminare le opere entro la fine del 2023".