Prolungata la possibilità di tavoli fuori e dehors

Rimane la nuova veste del centro storico, entrata in vigore per cercare di recuperare terreno all’indomani dei lockdown

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Sono in corso gli incontri tra amministrazione comunale e associazioni di categoria per definire l’assetto di tavoli, ombrelloni, dehors di bar e ristoranti all’esterno dei locali.

La nuova veste del centro storico, entrata in vigore nel 2020 per cercare di recuperare terreno all’indomani dei lockdown per Covid, deve ora essere regolamentata alla luce del fatto che a fine anno decade la gratuità dell’occupazione di suolo pubblico e, quindi, si rende necessario il rilascio di nuove concessioni. Dal 2023 i pubblici esercizi dovranno pagare per mettere tavolini e sedie all’esterno, ma potranno - se lo riterranno – sottoscrivere concessioni lunghe 5 anni, evitando così burocrazia e spese annuali.

"Se fino al 30 giugno abbiamo potuto ricorrere alle deroghe previste su scala nazionale – spiega l’assessore al Commercio, Annagiulia Randi – ora c’è bisogno di ricalibrare la situazione alla luce della normativa vigente. La possibilità di mettere i tavoli all’esterno dei locali – per quanto legata alla situazione emergenziale del Covid – ha certamente portato beneficio alla città intera e alle attività nello specifico. Oggi Ravenna è una località completamente cambiata, è vissuta anche di sera, e consente a ravennati e turisti di godersi un patrimonio inestimabile. Non a caso è aumentata la clientela proveniente da altre città della Romagna. Quest’anno, poi, c’è un discreto ritorno degli stranieri che apprezzano particolarmente cenare all’aperto".

L’esperienza, quindi, proseguirà anche negli anni a venire: "Ci rifaremo al regolamento dei dehors e dell’arredo urbano per portare avanti un’esperienza vincente" aggiunge l’assessore. Il punto forte del nuovo regolamento è la volontà di rilasciare concessioni di 5 anni.

"Nell’ultimo incontro che abbiamo avuto con le associazioni di categoria – aggiunge Randi – abbiamo chiesto che raccolgano i progetti degli associati e li facciano pervenire ai nostri uffici entro novembre. Il punto di riferimento è il regolamento comunale già approvato con il consenso della Soprintendenza, che definisce tipologie di arredi, come devono essere costruiti i dehors, i colori da utilizzare per tende e ombrelloni. Un’armonia che non fa altro che dare un volto ancora più bello alla città".

Tra l’altro la possibilità di allestire il servizio di bar o ristorazione anche all’esterno ha dato respiro ai pubblici esercizi particolarmente colpiti sia dalla pandemia e, ora, dalla crisi energetica che sta portando le bollette alle stelle, oltre all’aumento delle materie prime. Tornando alle concessioni, il documento può essere richiesto dal singolo imprenditore o da raggruppamenti di attività, come nel caso del ‘quadrilatero del gusto’ che abbraccia le vie Ponte Marino, piazza Costa, via IV Novembre. In questo caso tutte le pratiche vengono portate avanti da un unico professionista, semplificando l’iter con un progetto unitario. Lo stesso meccanismo varrà anche per le attività che sono aperte solo stagionalmente.

lo. tazz.