Protesta contro il rigassificatore

Si terrà domattina a Marina e in concomitanza in altre quattro città italiane. Adesioni dalle forze ambientaliste

Migration

Cinque città protestano insieme contro il rigassificatore. Domani infatti la rete nazionale ’Per il Clima-Fuori dal Fossile’, insieme a Legambiente e Fridays For Future, indice una manifestazione che si svolgerà dalle 10 a Marina di Ravenna (via Molo Dalmazia) e che in concomitanza si terrà anche a Piombino, a Ostuni, a Portovesme e ad Augusta.

Saranno presenti diverse forze politiche e civili che chiedono una transizione ecologica che non contempli i combustibili fossili. "Il rigassificatore di Ravenna, lungi dall’essere una soluzione di emergenza – scrive Sinistra Italiana a Ravenna, che aderisce alla protesta – è una scelta dagli altissimi costi economici e ambientali che vincolerà il territorio al gas metano (fortemente climalterante) almeno per i prossimi vent’anni. Noi chiediamo un piano energetico nuovo, con prospettive di lungo periodo, in cui le fonti rinnovabili non siano più residuali".

Aderisce alla manifestazione anche Marco Maiolini, presidente dell’associazione Ambiente e territorio: "I rigassificatori non possono essere la risposta alla crisi energetica – scrive –. Vent’anni fa ci avevano detto che il gas naturale era propedeutico alla transizione energetica, invece ancor oggi vengono autorizzati, a tempi di record, per almeno altri 25 anni, dei rigassificatori al largo dei nostri mari. Non vediamo la stessa rapidità nell’autorizzare parchi eolici o nel realizzare comunità energetiche". Sarà presente anche Rifondazione Comunista, che definisce il rigassificatore "un’infrastruttura estremamente pericolosa e impattante per l’ambiente e il clima, che fa fare all’Emilia-Romagna e all’Italia un ulteriore passo indietro verso la transizione ecologica". Rifondazione si dichiara contraria anche "alla modalità scelta dal Governo di realizzare questa infrastruttura ricorrendo a un commissario, il presidente Bonaccini, accelerando così una procedura di valutazione ambientale su un’infrastruttura impattante e pericolosa che richiederebbe invece la massima cura".

Opinione simile a quella di Europa Verde, altra forza presente domattina a Marina: "In 120 giorni non si ottiene l’autorizzazione nemmeno per aprire un chiosco di piadine. Gli stessi 120 giorni basteranno invece per autorizzare l’ormeggio del rigassificatore Snam nel porto di Ravenna, a 8,5 chilometri dalla costa, e per la realizzazione del metanodotto di circa 40 chilometri che collegherà l’impianto galleggiante all’hub a terra".