ANDREA COLOMBARI
Cronaca

Rapinato per strada a Massa. I carabinieri arrestano 44enne

Secondo la vittima tutto era nato a causa di un debito da 80 euro.

Secondo la vittima tutto era nato a causa di un debito da 80 euro.

Secondo la vittima tutto era nato a causa di un debito da 80 euro.

Sulla natura del debito, è stata la stessa vittima a fornire una spiegazione perentoria: 80 euro per un grammo di cocaina mai pagato perché lo aveva fatto stare male. E sarebbero stati proprio quei soldi ad avere alimentato la rapina di un cellulare e di un paio di occhiali da sole messa a segno lunedì pomeriggio per strada a Massa Lombarda ai danni di un 44enne di origine marocchina residente in zona. Poco dopo l’accaduto, i carabinieri della locale Stazione hanno arrestato un 53enne di origine albanese ma residente pure lui in zona.

Secondo quanto riferito a verbale dal 44enne ai militari, lui verso le 15.30 si era recato dal suo medico per una visita. Ma proprio mentre stava leggendo gli orari di ricevimento affissi nella bacheca fuori, ecco che si era sentito strattonare da dietro. Si era girato e aveva riconosciuto il 53enne ricordando che era soprannominato ’lo zio’. "Adesso ti ammazzo, bastardo - gli avrebbe detto l’altro - ti ho preso". Il 44enne ha qui specificato davanti agli inquirenti dell’acquisto a suo dire fatto un anno prima aggiungendo di avere provato invano a dileguarsi mentre l’altro aveva iniziato a bersagliarlo con schiaffi in faccia. Quindi lo aveva afferrato alla gola lasciandolo senza respiro. "Ti ammazzo, sono albanese - avrebbe continuato a ripetergli - ti faccio sparire".

Infine gli aveva preso il cellulare e aveva raccolto da terra gli occhiali da sole che gli erano caduti durante le percosse (valore totale della refurtiva, circa 200 euro). Poi si era allontanato a piedi. Il 44enne a quel punto era tornato a casa; una volta lì, con il cellulare della compagna aveva chiamato i carabinieri. Infine era sceso in strada per indicare lui stesso ai militari il sospettato.

Il circuito di videosorveglianza di una vicina farmacia, aveva confermato tutto: nelle immagini si vedeva l’albanese arrivare in bici e fermarsi vicino al magrebino; parcheggiare il velocipede; e sferrare i colpi. Davanti ai carabinieri, il 53enne aveva confermato di vantare un credito verso il 44enne senza però specificare di quale natura.

In ogni modo a quel punto, come stabilito dal pm di turno Stefano Stargiotti, era stato dichiaro in arresto sulla base della gravità del fatto contestato e della sua presunta pericolosità (ha precedenti di polizia per reati contro la persona e per stupefacenti). Nel primo pomeriggio di ieri in tribunale a Ravenna davanti al giudice Natalia Finzi e al viceprocuratore onorario Adolfo Fabiani, il 44enne - difeso dall’avvocato Luigi Filippo Gualtieri - ha in buona sostanza ammesso il diverbio nato da un credito di 80 euro precisando però che era di natura lecita e non per la cessione di droga. Dopo la convalida del suo arresto, il giudice ha disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per due giorni alla settimana (la procura aveva chiesto gli arresti domiciliari) in attesa del processo.