Faenza, la 'Reda carni' diventa Bottega storica

Il riconoscimento del Comune va alle attività commerciali con almeno 50 anni di attività: la Reda Carni è attiva da ben 115 anni

La consegna della targa 'Bottega storica' a Maurizio Emiliani e sua moglie Giuliana Bassi

La consegna della targa 'Bottega storica' a Maurizio Emiliani e sua moglie Giuliana Bassi

Faenza (Ravenna), 20 marzo 2018 - La 'Reda carni' diventa Bottega storica. Salgono a 21 le attività nell'Unione faentina che possono esporre espongono la targa bianco-verde-oro in ceramica rilasciata dal Comune che identifica quei locali che per almeno mezzo secolo hanno ospitato la stessa tipologia di esercizio.

Ultimo della lista nell'Unione faentina la 'Reda carni' di Maurizio Emiliani che però vanta una tradizione lunga almeno 115 anni. Infatti nei primi anni del 1900 i coniugi Sante Fabbri e Aldina Samorini aprirono l'attività di macelleria in via Reda 55 (poi diventato via Reda 151 e ora via Birandola), davanti alla Fontana della frazione. Nel 1927, oramai anziani, i marito e moglie cedettero l’attività al nipote (detto Michilì) Michele Liverani (conosciuto come Michelì) che aveva già lavorato in una macelleria in centro a Faenza; Michelì gestì la rivendita di carni a Reda insieme alla moglie Enrica Valenti. Michilì non fece mai mancare la carne fresca a Reda, neanche durante il passaggio del fronte durante la seconda Guerra Mondiale, come documentato anche da Ruggero Cimatti nel suo libro fotografico su Reda dal titolo 'Am’arcord ad Reda'.

A gennaio del 1966 il Comune di Faenza aveva rilasciato per l'attività di macelleria l'autorizzazione amministrativa n. 2721 per il negozio in via Reda 151 (l'ex civico 55). Negli anni entrò in attività anche il figlio di Michelì, Romano Liverani, conosciuto come Walter che dopo 45 anni di gestione familiare cedette l’attività, nell'agosto del 1972, a Luciano Pezzi che divenne il titolare dell’autorizzazione amministrativa per macelleria nella frazione di Reda in via Reda 151 poi trasformato nel civico 359 a seguito di variazione toponomastica.

Ad agosto del 1990 l'attività fu poi ceduta all'attuale titolare, Maurizio Emiliani che, nel 1993, si trasferì dal civico 359 al civico 337 di via Reda poi diventata, per una nuova variazione toponomastica del 2001, via Birandola 72. Maurizio Emiliani inoltre riveste dal 2014, la carica di presidente del Sindacato Macellai che aderisce alla Confcommercio Ascom Faenza, che assieme ad altri colleghi non fanno mai mancare il loro contributo in diversi settori, nello sport con sponsorizzazioni al basket faentino ma anche con iniziative di beneficienza come alcune donazioni effettuate ad allevatori delle zone terremotate.

La consegna della targa Bottega storica a Maurizio Emiliani e sua moglie Giuliana Bassi è avvenuta nei giorni scorsi durante una piccola cerimonia alla quale hanno partecipato, tra gli altri, il sindaco di Faenza, Giovanni Malpezzi e i dirigenti dell'associazione di categoria Ascom di Faenza.