Rigassificatore, firmato il decreto Avanti con l’impianto al largo

Bonaccini e de Pascale: "Chiediamo parità di trattamento con quanto verrà concesso a Piombino in termini di compensazioni e di ristori e anche un iter accelerato per il progetto eolico"

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Pari trattamento rispetto a Piombino per quanto riguarda ristori e compensazioni e procedura semplificata per il progetto del parco eolico Agnes. Con la firma nei 120 giorni previsti, da parte del commissario straordinario di Governo Stefano Bonaccini del decreto per la collocazione del rigassificatore al largo di Ravenna, si apre una nuova fase che corre su due binari. La prima è quella di Snam formalmente autorizzata a iniziare i lavori per la difesa del terminale a mare dove attraccherà la nave BW Singapore (appena batterà bandiera italiana cambierà nome) e per le condotte sottomarine e a terra. Un investimento complessivo di un miliardo di euro, che l’assessore regionale Colla auspica che coinvolga "anche le aziende ravennati, specializzate da decenni nei lavori offshore e di posa di condotte". Il secondo fronte di lavoro passa, invece, da Regione e Comune. Il presidente Bonaccini e il sindaco de Pascale hanno molto spinto su due questioni: parità di trattamento con quanto verrà concesso a Piombino in termini di compensazioni e ristori e iter accelerato per il progetto eolico.

Nel primo caso, esiste un memorandum inviato dal commissario straordinario per il rigassificatore di Piombino, Eugenio Giani (presidente della Regione Toscana), al Governo dove si chiede uno sconto sulla bolletta del gas per i piombinesi, la bonifica di aree industriali, nuovi collegamenti stradali. All’incirca un intervento per un miliardo di euro. A Giani non hanno risposto né il governo Draghi né la neoeletta Meloni. "Chiediamo al nuovo Governo di convocare un tavolo a Roma, dove discutere alla luce del sole di compensazioni e ristori di livello nazionale" dice de Pascale. "Con la firma del decreto entro i 120 giorni assegnati dall’Esecutivo – aggiunge - raggiungiamo un traguardo fondamentale per l’autonomia energetica del Paese. In questo contesto Ravenna, capitale italiana dell’energia, ha fatto e farà la propria parte mettendo a disposizione il suo know-how e dando dimostrazione di grandissimo senso di responsabilità per sostenere famiglie e imprese in un momento di così grave crisi energetica. Ora ci aspettiamo altrettanta celerità sul progetto del Parco eolico offshore, su cui auspichiamo un altrettanto forte coinvolgimento della Regione".

"Procediamo verso la realizzazione di un’opera al servizio di tutto il Paese, che intendiamo fare insieme al Parco eolico e fotovoltaico più grande in Italia e fra i maggiori in Europa, sempre al largo di Ravenna, perché il futuro, chiusa la fase di transizione ecologica, è nelle energie rinnovabili", ha sottolineato Bonaccini che, a proposito del rilancio delle estrazioni di gas in Adriatico da parte del Governo, ha poi commentato: "Siamo favorevoli alla ripresa della produzione nazionale di gas, ma a terra non rilasceremo nessuna nuova concessione. In mare aperto non spetta alla Regione dare autorizzazioni, ma siamo disponibili a parlarne con il Governo".

"Ravenna ha una doppia valenza strategica – ha sottolineato l’ad di Snam, Stefano Venier – non solo come location ideale per far fronte all’attuale emergenza, ma in un’ottica prospettica, gode di una posizione favorevole ad accogliere i futuri flussi LNG dal Mediterraneo orientale, area che ospita giacimenti con interessante potenziale di sviluppo. Un apprezzamento particolare vorrei anche indirizzarlo alla società Pir, azionista della società Petra da cui abbiamo acquistato l’infrastruttura in mare dove ormeggerà la nave rigassificatrice e che, grazie alla velocità dell’accordo siglato con loro, ci consentirà di rendere operativa l’unità entro i prossimi 24 mesi".

lo. tazz.