Rimossa la carcassa dall’acqua Rischiava di deteriorarsi

Rimossa la carcassa dall’acqua  Rischiava di deteriorarsi

Rimossa la carcassa dall’acqua Rischiava di deteriorarsi

La procura ha disposto la rimozione della carcassa dell’elicottero precipitato sabato mattina a Belricetto di Lugo tra un campo allagato e una strada ricoperta di fango. Il relitto, da subito posto sotto sequestro, verrà custodito in un deposito in attesa della consulenza tecnica che verrà presumibilmente disposta per fare luce su quanto accaduto. La scelta della rimozione, per quanto problematica dal punto di vista logistico, si è resa necessaria perché parte del velivolo si trovava in acqua, circostanza che avrebbe potuto compromettere il reperto. Su quella che avrebbe potuto essere una tragedia nella tragedia, sono intanto state aperte due inchieste parallele. Una è stata avviata dall’Enac, l’ente nazionale per l’aviazione civile. E l’altra è stata da subito aperta dal pm di turno Angela Scorza. Due le ipotesi di reato destinate a finire al vaglio degli inquirenti: le lesioni colpose plurime e il disastro aviatorio, in prima battuta contro ignoti in attesa dell’incarico sulla consulenza tecnica che, come atto dovuto, coinciderà con la notifica dei primi avvisi di garanzia. Le quattro persone a bordo - compresa la pilota - sono rimaste ferite ma sono tutte fuori pericolo. Le due meno gravi, sono già state sentite dai carabinieri per capire cosa sia successo durante il volo. L’ipotesi al momento principale, resta legata al tentativo di un atterraggio di fortuna per cause al vaglio. Secondo quanto emerso, l’elicottero appartiene alla ‘EliOssola’, società con base a Domodossola, in Piemonte, specializzata nel lavoro aereo e nel trasporto pubblico. A noleggiarlo, era stata Enel con l’obiettivo di controllare le linee elettriche.