Ravenna, 11 marzo 2019 – La primavera sboccerà sotto una nuova stella alla Rocca Brancaleone di Ravenna. Per la riapertura il prossimo 21 marzo, farà anche il suo debutto la nuova gestione dell’area – il progetto Roccalab – portata avanti dall’associazione temporanea d’impresa composta da cooperativa sociale San Vitale, Jem e cooperativa sociale Villaggio Globale. Si tratta del raggruppamento che si è aggiudicato per 15 anni la conduzione, messa a bando dal Comune, del parco pubblico e del punto di ristoro al suo interno.
«Era per noi molto importante – dichiara l’assessore al Patrimonio e alle Attività produttive Massimo Cameliani – creare un’occasione di rilancio della Rocca, ma anche un’opportunità per fare impresa. Eravamo alla ricerca di professionisti lungimiranti e creativi, in grado di valorizzare le caratteristiche storiche e ambientali di un luogo come la Rocca Brancaleone, che è nel cuore di tutti i ravennati. Ora siamo alla vigilia di questa nuova avventura e il nostro auspicio è quello di vedere realizzate le enormi potenzialità di questo luogo, che ha tutte le carte in regola per diventare un punto di ritrovo e di aggregazione vivace e innovativo».
Il 21 marzo il parco riaprirà i battenti con una festa dedicata alla tradizione degli orti, per avere uno spazio didattico dedicato alla natura e per recuperare il ricordo del lungo periodo in cui la Rocca fu l’orto della famiglia Rava.
«Il progetto Roccalab – spiegano i soggetti che hanno costituito l’associazione temporanea d’impresa - intende considerare la Rocca Brancaleone come un laboratorio in cui il parco e l’edificio storico diventano generatori di cambiamento per la città, per il sistema turistico, per le scuole facendo perno su quattro grandi assi di intervento: identità, educazione, ambiente ed eventi. Anche grazie all’aiuto del gruppo Amata Brancaleone, promotore della festa medievale, lavoreremo alla valorizzazione dell’identità della Rocca in termini di narrazione. E per la promozione turistica collaboreremo con Ravenna Incoming. Il progetto prevede anche interventi di educazione e valorizzazione ambientale, a partire ad esempio dal fatto che la Rocca Brancaleone, prima di diventare parco, è stata a lungo l’orto della famiglia Rava».