Ravenna, Simone, il cuoco amante dell'ambiente: "Ogni tre giorni pulisco la spiaggia"

Cavallieri, 26 anni, vive a Lido Adriano e questa è la sua missione

Ravenna, Simone, il cuoco amante dell'ambiente: "Ogni tre giorni pulisco la spiaggia"

Ravenna, Simone, il cuoco amante dell'ambiente: "Ogni tre giorni pulisco la spiaggia"

Ravenna, 9 dicembre 2018 - Simone Cavallieri, 26 anni, la spiaggia la ricordava piena di conchiglie colorate anche d’inverno. Ma la realtà di una giornata fredda ha spento quell’immagine: sulla sabbia, più che le conchiglie, ha trovato le bottiglie di plastica. E così ha fatto del volontariato per pulire la spiaggia di Lido Adriano la sua missione. 

Cavallieri, quando ha iniziato a pulire la spiaggia? «L’inverno scorso. Sono di Rovigo e vivo a Lido Adriano da tre anni. Circa un anno fa sono andato in spiaggia per una passeggiata e l’ho trovata piena di plastica incastrata tra rami e conchiglie. Lì mi si è accesa la lampadina e mi sono chiesto il perché di tutto questo inquinamento, che ci sta portando a soffocarci con le nostre stesse mani. Ho deciso che avrei iniziato a fare qualcosa».

Aveva mai approfondito l’argomento dell’inquinamento prima?  «No. Però rientra nella mia etica personale: faccio il cuoco e so quanto è importante che le materie prime vengano da un terreno non inquinato». 

Ogni quanto va in spiaggia a raccogliere i rifiuti?  «Ho iniziato un po’ in sordina ma adesso vado due volte a settimana. Faccio anche un po’ di ‘promozione’ sia sul mio profilo Facebook che in giro, quando vedo dei comportamenti sbagliati, come quello di chi non differenzia i rifiuti e butta tutto insieme». 

Ha fatto proseliti?  «Qualcosa devo dire che sta cominciando a muoversi. Un mio amico è venuto con me in spiaggia l’ultima volta, e ora si è interessata anche la Pro loco di Lido Adriano». 

Quali sono gli oggetti più strani che ha trovato? «Si trova di tutto: bombole del gas, scarpe, ciabatte, casse di polistirolo da pesca, lampadine... Una volta ho trovato addirittura la porta di un frigorifero. La cosa più comune sono le bottiglie di plastica, ma anche i bastoncini cotton-fioc sono tanti, molto dannosi e faticosi da raccogliere».

Ci sono zone della spiaggia generalmente più sporche?  «I rifiuti sono ovunque, ma in generale le zone più critiche sono quelle dove non ci sono stabilimenti, nelle riserve o vicino alle foci dei fiumi. Io guardo sempre molto attentamente gli scogli, perché lì si incastrano un gran numero di rifiuti».

Agisce sempre a Lido Adriano?  «Sì, muovendomi lungo tutta la spiaggia. Però sono in procinto di iniziare a pulire anche Lido di Dante, e in futuro mi piacerebbe creare un’associazione di volontari che raccolgono rifiuti su tutta la nostra costa, magari nei weekend». 

Pensa che gli enti pubblici dovrebbero fare di più in questo senso?  «La mia non vuole essere una critica. La mia filosofia è che ciò che è necessario fare va fatto, senza aspettare la politica e delegare tutto ad altri. Se i cittadini in primis dimostrano di tenere all’ambiente anche la politica cambierà rotta. La cosa più importante ora è rimboccarsi le maniche».