
È iniziato il conto alla rovescia. La stagione estiva, che pare lontana, è in realtà più vicina di quanto sembri. Soprattutto per gli addetti ai lavori del settore turistico che quest’anno, come mai prima, devono fare i conti con la programmazione delle proprie attività, avendo alle spalle un anno di emergenza sanitaria e di fronte mesi ancora incerti. Anche a Cervia prosegue il lavoro di confronto nel ‘Tavolo dell’Emergenza Covid-19’ e, come dichiarato dal sindaco Massimo Medri: "Dopo un ulteriore approfondimento con le associazioni di albergatori Ascom e Confesercenti, pare evidente la necessità di estendere anche alle strutture ricettive l’incentivo fiscale del cosiddetto Superbonus 110%".
Tra le categorie più colpite dall’impatto economico negativo lasciato dal Covid-19 ci sono proprio gli albergatori. Gianni Casadei, presidente di Federalberghi Ascom Cervia, spiega: "Si tratta di una risorsa importante perché ci toglie da una situazione di stagnazione assoluta. Questo strumento ci permetterebbe di ripartire, quando sarà il momento, con maggiore competitività migliorando accoglienza e ospitalità del cliente. Non possiamo perdere quest’occasione. I nostri albergatori sono pronti ad andare avanti ma gli aiuti servono".
Con il ‘Decreto Rilancio’ 2020 il governo ha introdotto il Superbonus 110% dando la possibilità, per chi ristruttura un immobile aumentandone l’efficienza energetica eo sismica, di ottenere un credito d’imposta del 110% da ripartire in quote annuali. Attualmente è previsto per abitazioni private e condomini mentre da sindaco e associazioni di categoria parte l’appello affinché venga esteso anche alla riqualificazione delle strutture ricettive. Un’iniezione di fiducia che, in un momento come questo, permetterebbe al settore alberghiero di poter continuare ad investire a lungo termine a beneficio dell’intera della località, aumentandone l’appeal.
Paola Brunelli, presidente Asshotel ha commentato: "Estendere il Superbonus è una opportunità imperdibile perché permetterebbe di riqualificare le strutture in particolare dal punto di vista energetico e della sostenibilità. Incentivi come questi erano necessari anche prima della pandemia". L’appello del sindaco – che si unisce a quello di altri sindaci della costa e della regione – è chiaro: "Questo strumento rappresenterebbe il formidabile elemento centrale intorno al quale fare ruotare una nuova stagione d’importante restyling. Siamo fiduciosi – conclude – che una tal sollecitazione unitaria diventi uno sprone affinché le strutture alberghiere possano quanto prima beneficiare delle risorse del Recovery fund".
Ilaria Bedeschi