Tamponi da privati: ecco come funziona

Imolesi del Poliambulatorio Saba: "La richiesta è aumentata al punto tale che abbiamo messo a disposizione le prenotazioni anche online"

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Test sierologico, test sierologico quantitativo, tampone ‘classico’, tampone antigenico. Sono tutti esami che è possibile eseguire, a pagamento, in laboratori privati (anche se, ovviamente, in caso di febbre e tosse occorre rivolgersi al proprio medico che avvisa l’Ausl). Ma come districarsi tra gli esami e come funziona? Per chiarire l’orizzonte abbiamo chiesto aiuto ad Angelo Imolesi, fondatore del Poliambulatorio Saba a Ravenna che da maggio è tra i laboratori indicati dalla Regione per eseguire i test sierologici nel nostro territorio. Il test più semplice ed economico è il sierologico rapido: costa circa 30 euro e rileva la presenza di anticorpi contro il virus. In alcuni casi può essere pungidito (con il risultato che arriva entro un quarto d’ora), ma in molti centri consiste in un prelievo del sangue il cui esito arriva dopo 1 giorno. Attenzione: se siete stati a contatto con un positivo di recente il test potrebbe non rilevarlo, perché servono diversi giorni per sviluppare gli anticorpi. C’è poi il sierologico ‘Elisa’, di fatto un test più completo che rileva la quantità dei singoli anticorpi nel sangue. Costa circa 60 euro e viene eseguito con prelievo del sangue. A seconda dei laboratori, l’esito può richiedere 1 o 2 giorni. E i tamponi. Il più economico è quello antigenico, che costa circa 80 euro e il cui esito viene solitamente comunicato in 4 ore.

"È un tampone rinofaringeo, si esegue come il tampone ‘classico’ – spiega Angelo Imolesi – e ricerca l’antigene. L’attendibilità è molto alta, si avvicina al 100%. Il test più certo di tutti, però, è il tampone tradizionale, che cerca l’Rna del virus e per questo ha bisogno di un procedimento più lungo in laboratorio". Il tampone tradizionale ha anche un costo più alto: viaggia tra i 130 e i 140 euro e l’esito richiede più tempo, fino a 48 ore. Ultimamente il numero di coloro che richiedono di sottoporsi a test privati è aumentato, come spiega Imolesi. "Ovviamente riscontriamo più positività rispetto a 2 o 3 mesi fa – dice –. Anche se non si tratta di una percentuale alta. Eseguiamo in media tra i 30 e i 40 test al giorno, fino a un massimo di 50. Sono cittadini che vengono con la richiesta del medico o dipendenti di aziende che hanno richiesto uno screening. In media rileviamo 5 o 6 positività a settimana su 200 test". La richiesta è aumentata al punto tale che il centro Saba ha messo a disposizioni le prenotazioni anche online: "Così abbiamo ridotto molto i tempi di attesa – prosegue Imolesi –. Al momento dell’arrivo del cittadino facciamo il triage, e se il paziente ci dice di avere un po’ di febbre o di essere stato a contatto con un positivo utilizziamo un altro ambulatorio con un percorso differenziato. Nel caso di febbre alta lo rispediamo a casa e gli diciamo di rivolgersi all’Ausl".

sa.ser.