Tentato omicidio al kartodromo Pena ridotta da otto a tre anni

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Per uno, 31enne albanese, la condanna a otto anni e otto mesi era stata confermata e si trova in carcere. Per il complice, Artim Sheta, 27 anni, la condanna a una pena analoga era stata annullata dalla Cassazione e ieri la Corte d’Appello di Bologna l’ha ridotta a 3 anni e due mesi. Uno sconto di oltre cinque anni in ragione del fatto che, nell’aggressione, avrebbe avuto un ruolo secondario.

L’episodio risale alla notte dell’11 ottobre 2015, quando nel contesto di un toga party alla discoteca ’Planet Kart’ di Conselice una rissa degenerò in tentato omicidio. Il 27enne ha in buona sostanza ammesso di avervi partecipato, sebbene escludendo che fosse a conoscenza del fatto che l’altro avesse un coltello e che lo avrebbe usato. Il suo legale, avvocato Nicola Casadio, sosteneva infatti che se l’altro aveva infilato il coltello nel polmone di un ragazzo, il suo cliente questo non avrebbe potuto prevederlo. Per questo chiedeva la derubricazione del reato, da tentato omicidio a lesioni, in subordine una notevole riduzione di pena, come è avvenuto. Ipotesi carcere dunque scongiurata, ma la difesa appellerà ulteriormente per togliere il tentato omicidio. I due imputati, entrambi residenti a Massa Lombarda, erano stati condannati sia in primo (a Ravenna) che in secondo grado (a Bologna) a otto anni e otto mesi. La Procura generale chiedeva la sostanziale conferma della pena anche per il secondo. La vittima del pestaggio, un ex addetto alla sicurezza, all’epoca 30enne, aveva spiegato di essersi dato appuntamento quella notte con alcuni amici. Rimediò un polmone forato per avere impedito ai due albanesi di rubare una bottiglia di vodka dal bancone del bar.

l. p.