
Ermes Muccinelli nella Juventus con Giampiero Boniperti
Sono passati 30 anni da quel 4 novembre 1994, giorno in cui si spense a Torre del Mare, frazione del comune di Bergeggi nonché piccolo centro nel paradiso della Riserva naturale regionale omonima, il più grande giocatore della storia di Lugo: Ermes Muccinelli. Nato a Villa San Martino il 28 luglio 1927, fin da piccolo il buon Ermes si distinse eccellendo sia negli studi che nella pratica del giuoco del calcio. La sua infanza fu segnata dalla morte del padre e dalle conseguenti ristrettezze economiche in cui versava la famiglia capeggiata dall’inossidabile madre Maria Patuelli. Per far fronte alle difficoltà la stessa capofamiglia lo mandò a studiare, insieme al fratello Bruno, alla ’Colonia Orfani di Guerra e del Lavoro Don Antonio Galassini’, a poche centinaia di metri da casa, dove il futuro campione ottenne vitto e alloggio oltre che la possibilità di studiare. Scoperto da Sergio Geminiani, atleta bagnacavallese scomparso nel luglio di quest’anno e leggenda del Cesena F.C. e dell’A.C.R. Messina, fu da questi prontamente segnalato allo storico club ’Baracca Lugo’. Non ha mai esordito con la prima squadra del sodalizio bianconero in quanto, con un vera e propria “rapina a mano armata”, l’allenatore faentino Ivo Fiorentini, per tre stagioni durante la Seconda Guerra Mondiale direttore tecnico della Biellese, lo portò in Piemonte dopo averlo scoperto durante un’amichevole disputata nella “città della Ceramica”.
Muccinelli disattese un compromesso senza alcun vincolo legale con cui si impegnava moralmente a giocare per i lughesi dall’annata 1945- 1946, trascorsa invece nella “terra piemontese del tessuto”. Nel 1946 il passaggio alla Juventus, squadra del suo cuore, dove formò una linea d’attacco estremamente prolifica con la bandiera torinese Giampiero Boniperti, i danesi John e Karl Hansen e Karl Praest, vincendo i campionati di Serie A 1949 -1950 e 1951-1952. Questi i suoi numeri con i bianconeri: 241 presenze in tutte le competizioni con 69 gol messi a segno. Nel 1955-1956 si trasferì alla Lazio dove, oltre per le prestazioni in campo, si fece notare per la breve relazione con Rossella Como, famosa attrice del tempo. A Roma trascorse tre stagioni condite da 95 presenze e 20 gol in tutte le competizioni vincendo la Coppa Italia 1957-1958.
Poco prima dell’inizio della stagione 1958 – 1959 decise di non rispettare un accordo già preso con il Milan per tornare alla sua amata Juventus disputando un’ultima annata con i colori della Vecchia Signora per poi ritirarsi a fine stagione. Nel suo curriculum Muccinelli poteva vantare anche 15 presenze e 4 gol con la maglia della Nazionale e la convocazione per due mondiali conclusi tragicamente per l’Italia: Brasile 1950, dove Ermes mise a segno una rete nella sconfitta consumatasi per 3 gol a 2 da parte della Svezia, e Svizzera 1954.
In entrambe le competizioni gli azzurri furono eliminati al primo turno. Nel 1964 si sposò con la signora Gabriella Barosi con cui ebbe due figli: Paolo e Gilla. Poche settimane dopo la sua morte, il 10 febbraio 1995, la Giunta comunale di Lugo decise di intitolargli lo stadio “Comunale” legando per sempre il nome di Ermes Muccinelli alla città.
Matteo Massari