Trionfa il Borgo, giuria ’lumaca’ nel mirino

Torneo degli sbandieratori, il Bianco prevale nella Grande squadra e musici, il Giallo nella Piccola e il Rosso nel Singolo

Migration

Singolo al Rosso, Piccola squadra al Giallo, Grande squadra e musici Borgo. Questi i primi verdetti del Torneo Alfieri Bandieranti del Niballo 2022 che si è svolto in una Piazza del Popolo gremita all’inverosimile di supporter rionali o semplici appassionati. Si tornava a gareggiare in Piazza, dopo tre anni di stop a causa della pandemia. Lo spettacolo offerto dagli alfieri e musici dei 5 rioni è stato di altissimo livello, e tutti gli esercizi proposti sono stati di ragguardevole caratura tecnica. Le figurazioni dello sbandieramento, riunite, coordinate ed interpretate dagli alfieri dei cinque rioni, accompagnate del ritmato suono dei musici, hanno danno vita, ad uno spettacolo dinamico ed altamente coreografico, affascinante per l’ eleganza ed emozionante per l’impegno atletico, il tutto finalmente con il contorno della stupenda piazza rinascimentale manfreda.

Questo il dettaglio delle singole gare. Singolo. Gara incertissima e di altissimo livello. E’ Raffaele Rampino Junior del Rione Rosso a conquistare la vittoria, la quarta in questa competizione, con 26,77 punti. L’alfiere di porta Imolese, già campione d’Italia della specialità la spunta su Francesco Santandrea del Nero (26,41 punti). Terzo posto per il giovane Luca Ghinassi del Rione Giallo 25,76, a seguire Filippo Rossi del Rione Verde (24,95) e infine Marco Tarroni del Borgo Durbecco (23,44). Piccola squadra. Nella specialità forse più tecnica del torneo trionfa, come lo scorso anno il Rione Giallo (27,43 punti) che ha la meglio sul Nero (27,21) che anche in questa gara deve accontentarsi del secondo posto per pochi centesimi. Terzo posto per il Rione Verde (20,84), quarto per Borgo Durbecco (18,56). Questi gli sbandieratori vincenti di Porta Ponte: Luca Corvino, Nicolò Benedetti, Luca Ghinassi, Davide Lionetti, Simone Lionetti, Michele Pasi. Grande Squadra. Nella categoria più spettacolare, quella della grande squadra, torna protagonista il Borgo Durbecco, classificato al primo posto con (punti 27, 30) autore di una prova veramente entusiasmante, ma tutte le esibizioni, sono risultate, ribadiamo, di alto livello tecnico. Secondo posto ad una incollatura, solo 26 centesimi di punto 27,04 per il Rione Nero, pure autore di un esercizio molto bello. Gradino più basso del podio per il Verde, 25,26. Quarto il Rosso, con 22,69. Questi i 12 sbandieratori del Borgo: Devis Valmori, Marco Pasi, Mattia Pasi, Andrea Carloni, Andrea Barnabè, Nicolas Gorini, Marco Tarroni, Marco Solaroli, Marco Montanari, Andrea Leonardi, Alessio Buzzi, Davide Guerrini. Musici. Per avere il verdetto di questa gara, si è dovuto attende notte fonda. Come già negli ultimi anni, è stato un testa a testa fra Nero e Borgo.

Il successo, questa volta arride al Borgo Durbecco, premiato dai giudici con punti 26,57. Ancora un secondo porto per il Nero, 25,47. Terzo il Verde, 24,59 e quarto il Rosso con 7,78. Questi i musici "campioni" del Borgo: Francesca Sangiorgi, Giulia Tassinari, Beatrice Ricci, Michela Zama, Enea Zoli, Federica Lelli, Francesca Monti, Samuele Neri, Elena Cicognani, Enea Zoli. (chiarine); Marco Liverani, Riccardo Silimbani, Gabriele Gulmanelli, Andrea Foschini, Roberto Balducci, Matteo Bossa, Mattia Comani, Luca Alboni. (tamburini). In virtù dei risultati scaturiti, Raffaele Rampino (Rosso), Francesco Santandrea (Nero) oltre a Nicolò Benedetti (Giallo), campione italiano uscente, hanno ottenuto il pass per i prossimi tricolori assoluti di Querceta, assieme alla piccola del Giallo e a grande squadre e musici del Borgo Durbecco. I piatti dei vincitori, molto belli, sono stati realizzati dal ceramista Vittoria Monti. Infine, da censurare l’operato della giuria Fisb che ha impiegato oltre un’ora dalla chiusura delle esibizione per emanare le classifiche. E non è la prima volta. Le premiazioni sono state infatti effettuate dal vicesindaco Alberto Fabbri, e altri membri della giunta comunale ben oltre la mezzanotte.

Gabriele Garavini