Ucraina, a Faenza il grande lavoro delle volontarie alla chiesa ortodossa

Da giorni si riempiono camion da mandare nel Paese in guerra, grazie alla grande solidarietà dei faentini che stanno donando garze, medicinali, cibo e coperte

Una delle volontarie intenta a impacchettare viveri e vestiario

Una delle volontarie intenta a impacchettare viveri e vestiario

Faenza (Ravenna), 4 marzo 2022 – "Scusate, io a casa ho dei giubbotti. Possono esservi utili?". La voce è di una donna sulla cinquantina, affacciata sulla porta con aria cordiale. È solo una delle tante persone che nel giro di pochi minuti sono entrate qui, nella porta sempre aperta della parrocchia ortodossa di Faenza, in corso Mazzini. Fuori sventola la bandiera ucraina, legata alle grate di una finestra, eppure forse da fuori si nota di più il viavai di scatoloni, sacchetti e oggetti di tutti i tipi. Si raccolgono garze e materiali per medicare ferite, medicinali, pannolini e prodotti per bambini, cibi in scatola facili da conservare e consumare, vestiti, coperte.

Le volontarie ucraine alla chiesa ortodossa di Faenza
Le volontarie ucraine alla chiesa ortodossa di Faenza

I faentini hanno risposto in massa: "Venga con me – dice Ilona Kutsyk, una delle sei volontarie al lavoro per impacchettare, mentre cambia stanza –. Guardi, questo è solo ciò che è arrivato da stamattina". Un'intera camera è stata allestita a deposito degli scatoloni in partenza, e già una buona metà è piena. Le volontarie lavorano coordinandosi col negozio Mini Mix di via Oberdan, dove si raccolgono altri aiuti: e quando la stanza è piena si carica tutto su un camion.

Le volontarie ucraine alla chiesa ortodossa di Faenza
Le volontarie ucraine alla chiesa ortodossa di Faenza

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"Partono da Cattolica, alcuni li guida la Croce Rossa e altri autisti ucraini – prosegue Kutsyk – arrivano fino alla frontiera e lasciano il materiale alla popolazione". Organizzare gli aiuti e darsi da fare è anche il modo con cui gli ucraini faentini fanno la propria parte e cercano di tenersi occupati per non pensare a ciò che sta succedendo. Ognuna delle volontarie ha famigliari, amici o conoscenti nel proprio Paese d'origine. "Ci teniamo in contatto continuamente, tanti stanno cercando di lasciare il Paese – aggiunge Kutsyk – e chi ha la famiglia o gli amici qui tenta di raggiungerli. Chi abbandona il Paese però lo fa comunque a malincuore, significa lasciarsi alle spalle tutto ciò che si ha, tutto ciò che si è costruito".

Le volontarie ucraine alla chiesa ortodossa di Faenza
Le volontarie ucraine alla chiesa ortodossa di Faenza

In questi giorni, tramite ricongiungimenti famigliari, una ventina di persone sono giunte dall'Ucraina nella Romagna Faentina. "Sono ospitati o dai conoscenti o dagli amici nelle case – dice don Vasyl Romaniuk, assistente spirituale della comunità ucraina –. Alcuni dormono in cucina o in situazioni scomode". A Faenza gli aiuti vengono raccolti al negozio Mini Mix di via Oberdan 12A (dove le consegne dei pacchi vivere si effettuano mercoledì e giovedì dalle 17 alle 19 e il sabato dalle 17 alle 18.30) e alla chiesa ortodossa, in corso Mazzini 150.