REDAZIONE RAVENNA

Uxoricidio a Villa Inferno, l’arringa di De Mari

L’aula della Corte d’Assise del tribunale di via D’Azeglio durante il processo per un uxoricidio commesso a Villa Inferno di...

L’aula della Corte d’Assise del tribunale di via D’Azeglio durante il processo per un uxoricidio commesso a Villa Inferno di...

L’aula della Corte d’Assise del tribunale di via D’Azeglio durante il processo per un uxoricidio commesso a Villa Inferno di...

L’aula della Corte d’Assise del tribunale di via D’Azeglio durante il processo per un uxoricidio commesso a Villa Inferno di Cervia nel marzo del 1977: un 65enne cercò di strangolare la moglie e la donna morì per il cedimento del cuore, già sofferente, dovuto allo spavento. L’uomo, riconosciuto seminfermo di mente, fu condannato a 14 anni di reclusione. A difenderlo era l’avvocato Emilio De Mari (durante l’arringa, gli è accanto l’avvocato Pierpaoli), uno dei più noti principi del foro ravennate di quell’epoca. Dietro, a sinistra con gli occhiali, il corrispondente de l’Unità, Paride Lanzoni.

A cura di Carlo Raggi