REDAZIONE RAVENNA

Vittorio Brumotti: condanna per diffamazione al trapper lughese Paname

Il trapper Amin Bajtit, alias Paname, condannato per diffamazione contro Brumotti. Il video incriminato resta online.

Il trapper Amin Bajtit, alias Paname, condannato per diffamazione contro Brumotti. Il video incriminato resta online.

Il trapper Amin Bajtit, alias Paname, condannato per diffamazione contro Brumotti. Il video incriminato resta online.

E pensare che Vittorio Brumotti avrebbe pure ritirato la querela "se quel ragazzo mi avesse chiesto subito scusa". Secondo quanto riferito in aula dal celebre inviato di Striscia la Notizia, lo avrebbe fatto pure se l’altro le scuse gliele avesse presentate prima dell’udienza di metà giugno scorso nella quale lui era stato ascoltato dal giudice: "Io sono venuto da Milano a Ravenna per un processo in cui neppure gli chiedo i danni - aveva detto -. Lui avrebbe potuto fare lo stesso da Lugo, che è qui vicino: invece non lo vedo".

E così ieri mattina il trapper lughese Amin Bajtit, nome d’arte ’Paname’, è stato condannato per diffamazione a sei mesi in continuazione con una precedente condanna rimediata a Foggia. Per Paname, difeso dall’avvocato Nicola Casadio, è invece caduta l’altra contestazione (minacce) in quanto ritenuta assorbita dal precedente giudizio. Per il co-imputato infine - il foggiano Luigi Pettulino -, condanna a un anno di reclusione con pena sospesa: era accusato di avere pubblicato i video diffamatori sul web.

Al centro della disputa, il videoclip dal titolo ’Brumotti Freestyle’ girato a San Severo di Foggia. La storia si rifaceva a un servizio di Striscia trasmesso il 5 ottobre 2021 nel quale Brumotti, documentando le condizioni di degrado delle periferie urbane nel contesto di una campagna contro lo spaccio, era perfino stato malmenato.

Dopo la diffusione di quel videoclip, Brumotti era stato travolto da una campagna d’odio in Rete: "Gli hater di tutta Italia si erano scatenati". In tribunale a Foggia il trapper lughese aveva già patteggiato un anno e quattro mesi per vilipendio, istigazione a delinquere e tentata violenza privata per via delle rime scandite nel filmato: "Brumotti m.! Sulla tua testa ci sta una taglia...; ...sanno che qua paga chi sbaglia...; un proiettile costa un euro e la tua vita non vale un c...; ...se torni a San Severo ti svegli in mezzo agli ulivi". E poi ancora: "Sei più infame degli sbirri, anche se odio pure loro". E infine: "Sai quanti danni chiedi a Giovanni... hai preso una stecca in bocca che ti basta per sei anni". Giovanni era l’individuo che aveva sferrato un pugno a Brumotti rompendogli lo zigomo: "Aveva la maglia del Milan - aveva proseguito l’inviato di Striscia - e per la sua somiglianza lo chiamavano Ibrahimović. Quel video fece milioni di visualizzazioni: ne avevo chiesto la rimozione ma si trova ancora". Abbiamo controllato su internet anche ieri pomeriggio: è ancora lì.

a.col.