Sono partiti ieri da varie città italiane ed europee i primi musicisti della Young Musicians European Orchestra che nei prossimi giorni sarà a Kinshasa, capitale della Repubblica Democratica del Congo, per una serie di incontri musicali, masterclass e concerti su invito della Ambasciata d’Italia.
"In Congo - dice il maestro Paolo Olmi che guiderà la tournée -c’è grande interesse per la musica e il Ccnto. La nostra orchestra eseguirà le Stagioni di Vivaldi il 2 giugno, per la Festa della Repubblica Italiana, ma lavorerà e studierà anche con la locale Orchestra Sinfonica Kimbanguista e con l’Istituto Nazionale delle Arti del Congo. L’Orchestra Kimbanguista è stata la prima Orchestra Sinfonica dell’Africa Centrale ed è stata fondata nel 1994 da un gruppo di musicisti dilettanti che suonavano su strumenti costruiti in casa o di recupero, fino ad affermarsi progressivamente come una realtà culturale solida e di aggregazione. Conta circa 140 musicisti, si è esibita anche alla Royal Albert Hall di Londra ed è gestita con grande passione ed entusiasmo. Durante la nostra permanenza i nostri giovanissimi musicisti incontreranno anche i loro coetanei che studiano all’Istituto Nazionale della Arti, l’unica istituzione musicale di livello superiore del Congo, e sarà la prima occasione in cui i giovani musicisti congolesi si potranno confrontare con i nostri ragazzi, che vengono da parecchie nazioni europee".
Il 4 giugno il maestro Olmi presidierà la giuria del Concorso di Canto “Opera Awards” dedicato ai giovani cantanti congolesi che sono appassionaticultori del melodramma italiano, mentre il concerto finale avrà luogo il 6 giugno: la Young Musicians European Orchestra e l’Orchestra Kimbanguista insieme al coro di Kinshasa eseguiranno il Requiem di Mozart con un cast internazionale di giovani.
È soddisfatto il vicepresidente della Ymeo, il diciannovenne Martino Colombo, che si sta perfezionando ad Amsterdam: "Dopo avere suonato in pochi mesi a Saigon, Beirut e all’Accademia Chigiana di Siena la nostra Orchestra si sta dimostrando una delle realtà giovanili italiane più dinamiche con una particolare vocazione ai progetti internazionali. Non dimentichiamo però l’Italia, e tantomeno la Romagna, nella quale torneremo il 14 giugno a Forlì per un concerto con il grande Uto Ughi a favore delle persone colpite dalle inondazioni".