RavennAntica subentra nei servizi dei monumenti statali

Accordo firmato a Roma col ministro Franceschini. La Fondazione gestirà biglietteria e bookshop di Sant’Apollinare in Classe, Battistero degli Ariani, Mausoleo e Palazzo di Teodorico

L’interno di Sant’Apollinare in Classe

L’interno di Sant’Apollinare in Classe

Ravenna, 20 febbraio 2017 - Valorizzare il ricco patrimonio archeologico, storico e artistico ravennate, che rappresenta un unicum nel panorama italiano dei beni culturali. Questo l’obiettivo dell’accordo che è stato firmato da Ministero, Regione Emilia Romagna, Provincia e Comune di Ravenna, al Mibact di Roma.

A essere interessati sono in particolare le aree archeologiche di Classe denominate Podere Chiavichetta e area di San Severo; il Museo archeologico di Classe; la Cripta Rasponi e Giardini Pensili; la Domus dei Tappeti di Pietra; l’ex Convento degli Agostiniani di San Nicolò, sede del museo Tamo; i beni statali, relativamente ai servizi di ospitalità e strumentali: Basilica di Sant’Apollinare in Classe, Mausoleo di Teodorico, Museo Nazionale di Ravenna, Palazzo di Teodorico, Battistero degli Ariani; i beni comunali: Tomba di Dante, Museo Dantesco e aree di pertinenza della cosiddetta Zona del silenzio, Mar - Museo d’Arte della città di Ravenna.

Un esempio virtuoso di collaborazione tra istituzioni centrali e locali

«Il nucleo portante di questo accordo – affermano il sindaco Michele de Pascale e l’assessore alla Cultura Elsa Signorino – è l’esperienza della Fondazione RavennAntica, lo strumento del Comune con il quale si è dato vita al percorso di valorizzazione del patrimonio archeologico ravennate, fatto soprattutto di restituzione alla fruizione pubblica di beni altrimenti indisponibili, grazie a collaborazioni con il Mibact, la Provincia e il Comune. Queste diverse esperienze su singoli progetti, che hanno fatto di Ravenna un esempio virtuoso di collaborazione fra istituzioni centrali e locali, diventano ora un’intesa quadro di portata straordinaria su tutti i beni storico-artistici».

«Siamo molto soddisfatti – dichiara Lanfranco Gualtieri, vice presidente della Fondazione RavennAntica – del riconoscimento per l’attività svolta in tutti questi anni. Felici di questo importante risultato conseguito dal Comune di Ravenna, siamo pronti a raccogliere questa nuova sfida, consapevoli che richiederà un grande impegno». Per realizzare la valorizzazione congiunta dei beni oggetto dell’accordo, i firmatari hanno deciso di attivare una forma speciale di partenariato con la Fondazione RavennAntica, che dunque gestirà tutti i servizi di ospitalità e strumentali, con particolare riferimento alla promozione, alla biglietteria e alle visite guidate.

La gestione di RavennAntica subentrerà man mano che scadranno quelle attuali. Attraverso l’accordo, inoltre, tutte le convenzioni già attive con RavennAntica diventeranno ventennali (area archeologica di Classe, Cripta Rasponi e giardini Pensili, Domus dei Tappeti di Pietra, San Nicolò), in attesa che, per quanto riguarda l’area archeologica di Classe e San Nicolò, possa intervenire il trasferimento delle aree dallo Stato al Comune. Per i reperti che costituiranno la dotazione del futuro Museo Archeologico di Classe e per quelli che dovessero essere rinvenuti nell’area archeologica, le parti concordano di formalizzare il deposito a favore del Comune per la durata di vent’anni.