Emma Benini: "Il cinema è la mia strada"

La giovane attrice si racconta, dagli esordi teatrali e l’accademia di Marescotti al ruolo nella fiction ’La fuggitiva’ su Rai Uno

La ventenne attrice cervese Emma Benini

La ventenne attrice cervese Emma Benini

Ravenna, 19 gennaio 2021 - Emma Benini, ventenne attrice cervese ormai nota al grande pubblico, prosegue la sua strada nel mondo del cinema. Figlia d’arte – il padre Massimo Benini è uno dei fondatori del gruppo teatrale ‘Rumors’ - e una passione per ‘La Signora in Giallo’, Emma ha iniziato a calcare il palcoscenico a sei anni seguendo il metodo dell’improvvisazione. In seguito, sono arrivati i corsi teatrali con attori professionisti, laboratori e l’accademia di Ivano Marescotti. Dopo "Tutto Liscio" di Igor Maltagliati - nel quale ha recitato con il ruolo di co-protagonista al fianco volti noti del cinema tra i quali Mariagrazia Cucinotta, Ivano Marescotti e Serena Grandi, ha preso parte al cast di "Sotto il sole di Riccione" uscito su Netflix mentre in primavera approderà su Rai1 con una serie televisiva.

Emma, quando è entrata per la prima volta in un teatro? "Non ricordo bene, ma ho una foto di me a cinque mesi sul palco con i ‘Rumours’".

Il primo ruolo che hai interpretato? "A nove anni, a teatro, insieme al mio amico Domenico Bevilacqua. Imitavamo Sandra e Raimondo".

L’ultimo invece? "Arianna, ne ‘La fuggitiva’ che uscirà presto su Rai1. Un bel ruolo, e anche questa volta mi sono divertita molto perché ho fatto cose che non potrei mai fare nella vita reale".

Il personaggio che fino ad oggi ha amato di più interpretare? "Probabilmente quest’ultimo, ma anche Judith Keith ne ‘La moglie ebrea’ di Bertolt Brecht quando ero in accademia con Ivano Marescotti. Mi ha aiutata lui a prepararmi".

Le piacciono di più i ruoli del personaggio buono o cattivo? "Mi piacciono tutti. Anche perché tutti noi siamo sia buoni ma anche molto cattivi, volendo. Il personaggio più cattivo ha una parte più umana e così il contrario. Il bello, e il difficile, sta nel far venire fuori le emozioni più forti e i sentimenti più nascosti".

Ha insegnato anche ai bambini portandoli nel mondo della recitazione. "Non uso la parola ‘insegnante’ perché non sono preparata per essere tale però con i ragazzi c’è stato uno scambio, ho ‘rubato’ molto da ognuno di loro. Comunque farò ancora dei corsi per i bambini con la ‘Valigia dell’attore’ di Samuele sbrighi".

La parte del trucco e la scelta degli abiti le piace? "È un momento importante, ti fa calare subito nel mondo del personaggio. Per quanto mi riguarda, più il vestito è lontano da me più mi piace. Infatti, uno dei miei sogni, è quello di fare uno spettacolo o girare qualcosa in costume. Sarebbe stupendo studiare le movenze, le usanze di epoche passate".

Quando ha capito che voleva fare l’attrice? "Non ho mai avuto altre idee da quello che ricordo. Dato che l’opzione è solo una sarà meglio che mi impegni".

Lascerebbe Cervia se la carriera chiamasse? "Sinceramente non vedrei l’ora. Amo Cervia e farei fatica a vivere da un’altra parte, ma ora andrei ovunque".

Sulla carta di identità alla voce professione cosa metterebbe? "Di sicuro non attrice, per carità che porta sfortuna prima voglio essere sicura - sorride, ndr -".

La sua famiglia quanto è importante nelle scelte? "A me il senso della famiglia piace ed è fondamentale. Per fortuna ho due genitori che reputo molto molto intelligenti e che stimo tanto. Mi piacerebbe avere una famiglia unita come la mia in futuro".

Il prossimo provino che ha in mente di fare? "Sarà quello che mi manderà la mia agente".