Fotografia Europea 2024, mostre e novità da non perdere

A Reggio il Festival dedicato al rapporto tra l’uomo e il mondo. Ricco il calendario di appuntamenti collaterali

Sopra, la foto Datto sottolinea la difficoltà di accesso a molte isole; in basso, a sinistra, uno degli scatti di Susan Meiselas esposti nella sua retrospettiva; a destra, il fotografo indiano Arko Datto lavora sulla catastrofe nel Delta del Bengala

Sopra, la foto Datto sottolinea la difficoltà di accesso a molte isole; in basso, a sinistra, uno degli scatti di Susan Meiselas esposti nella sua retrospettiva; a destra, il fotografo indiano Arko Datto lavora sulla catastrofe nel Delta del Bengala

Reggio Emilia, 25 aprile 2024 – Fotografia Europea 2024 – dal 26 aprile al 9 giugno (giornate inaugurali il 26, 27 e 28 aprile) a Reggio Emilia – quest’anno invita a riflettere su un tema di particolare urgenza: i rapporti fra uomo e natura, da diversi punti di vista e da punti di vista diversi. Saranno Palazzo Magnani, i Chiostri di San Pietro, Palazzo da Mosto, Villa Zironi, Palazzo dei Musei, la biblioteca Panizzi e lo Spazio Gerra a ospitare le mostre. ’La natura ama nascondersi’ è il titolo scelto dalla direzione artistica del festival composta, ancora una volta, da Tim Clark, Walter Guadagnini e Luce Lebart.

La mostra storica di questa edizione torna nelle sale di Palazzo Magnani con la retrospettiva, mai presentata in Italia, di Susan Meiselas, fotografa americana celebre per il suo lavoro nelle aree di conflitto dell’America centrale (tra il 1978 e il 1983) e in particolare per i suoi potenti scatti della rivoluzione nicaraguense. La mostra, intitolata ’Mediations ’, raccoglie una selezione di opere che vanno dagli anni Settanta a oggi. Le sale dei cinquecenteschi Chiostri di San Pietro accoglieranno invece dieci esposizioni. Tra cui ’ Sky Album. 150 years of capturing clouds’ a cura di Luce Lebart e Michelle Wilson, in cui si celebra la vastità e la bellezza delle immagini di nuvole e l’unicità della pratica di fotografare il cielo da parte di scienziati, dilettanti e artisti.

Mentre il fotografo indiano Arko Datto porta all’attenzione dei visitatori la questione incombente della catastrofe climatica e dei rifugiati che questa genera nel Delta del Bengala.

A Palazzo da Mosto trova posto la committenza di questa edizione, insieme a una mostra dedicata ai libri fotografici e ai due progetti vincitori della Open Call.

La produzione di Fotografia Europea 2024, affidata a Karim El Maktafi, si intitola ’ Day by day ’, e si focalizza sull’affascinante contesto delle ‘Aree Interne’ .

Oltre alle mostre arricchisce il festival un calendario di appuntamenti che accompagna i visitatori dalle giornate inaugurali – 26, 27, 28 aprile. In programma, oltre agli incontri con gli artisti, anche momenti di confronto con Mariangela Gualtieri e Marco Paolini, entrambi in dialogo con Loredana Lipperini.

La terza edizione di Fotofonia , la declinazione musicale del festival curata da Max Casacci (produttore e fondatore dei Subsonica), ha come titolo quest’anno ’ Urban souls’ ed è dedicata alla storia, al presente e al futuro di una musica italiana capace di fondere radici black e soul, con la complessità dei linguaggi urbani contemporanei, attraverso melodia e parole. Anche per questa edizione il Circuito Off – l’evento collettivo e indipendente che arricchisce il festival con una serie innumerevole di mostre: oltre 260, diffuse in tutto il territorio cittadino e in provincia – presenta progetti di fotografi professionisti accanto a giovani alle prime esperienze, appassionati e associazioni che si misurano con il tema del fragile equilibrio tra uomo e natura esponendo i propri scatti in negozi, ristoranti, studi, cortili e case private, sedi storiche, gallerie d’arte, scuole. L’intero programma (sia del Circuito In sia del Circuito Off) e tutte le informazioni sono su fotografiaeuropea.it