A lezione di giustizia in tribunale Dalle indagini dopo un crimine al funzionamento di un processo Studenti in veste di Ris e giudici

Il progetto dell’associazione magistrati e delle forze dell’ordine rivolto alle scuole reggiane .

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A lezione di giustizia in tribunale Dalle indagini dopo un crimine al funzionamento di un processo Studenti in veste di Ris e giudici

Uno dei lasciti più importanti, che ci hanno affidato Falcone e Borsellino, è l’importanza di educare le giovani generazioni alla legalità sin dai primi anni di scuola, quale strumento di contrasto fondamentale per sradicare i fenomeni di criminalità organizzata e non solo. In quest’ottica, la l’Anm, l’associazione nazionale magistrati Emilia-Romagna – con la collaborazione delle forze dell’ordine – ha elaborato un progetto di educazione alla legalità che coinvolge gli istituti scolastici del nostro territorio. Si chiama appunto progetto “Percorsi di legalità” del quale ieri mattina in tribunale a Reggio si è svolta la giornata conclusiva che ha visto la partecipazione di 50 studenti del Galvani Iodi di Reggio.

Nella prima parte della giornata sono stati allestiti stand nel cortile interno del palazzo di giustizia. La Polstrada ha approfondito i temi della sicurezza stradale, mentre il reparto Scientifica ha illustrato le proprie attività, così come altri agenti di polizia hanno fatto conoscere l’app Youpol contro il cyberbullismo.

Presenti anche i carabinieri dove sono state mostrate l’attività della Radiomobile, dei Ris e dell’unità cinofila anche con dimostrazioni sul campo.

Presenti anche il questore Giuseppe Ferrari, il procuratore capo Gaetano Calogero Paci e la presidente del tribunale Cristina Beretti.

Nella seconda parte della mattinata, invece, i giovani studenti reggiani hanno preso parte alla simulazione di un’udienza processuale ‘inscenata’ nell’aula della Corte d’Assise dai giudici Camilla Sommariva e Silvia Guareschi nonché dai magistrati Marco Marano e Marco Bedini. Alcuni ragazzi hanno fatto parte della giuria popolare con tanto di fascia tricolore e hanno partecipato alla camera di consiglio per prendere la decisione.