Affidi Bibbiano, il ministro convoca Bonaccini a Roma

Vertice tra le procure di Modena e Reggio, il nuovo filone con tre indagati passa a Modena

Scarpette bianche deposte davanti al municipio di Bibbiano (Ansa)

Scarpette bianche deposte davanti al municipio di Bibbiano (Ansa)

Reggio Emilia, 21 agosto 2019 - Il sostituto procuratore di Reggio Emilia Valentina Salvi, titolare dell'inchiesta sui presunti affidi illeciti di minori nei servizi sociali della val d'Enza, ha incontrato nella tarda mattinata di oggi il procuratore capo di Modena Paolo Giovagnoli. La pm reggiana, accompagnata da due carabinieri, gli ha consegnato le parti del fascicolo d'indagine che riguardano Nadia Bologninipsicoterapeuta moglie di Claudio Foti, a cui per il tramite di una casa famiglia modenese sarebbe stato assegnata una consulenza a Mirandola, nonostante la professionista si trovasse già agli arresti domiciliari.

La vicenda è al vaglio della Procura di Modena - che ha iscritto tre nuove persone nel registro degli indagati - a seguito di un esposto di alcuni esponenti locali di Forza Italia. L'Unione dei Comuni dell'Area nord modenese ha nel frattempo precisato che l'incarico previsto per Bolognini è stato in realtà poi annullato, una volta appresa la notizia dell'inchiesta in cui era coinvolta.

Aggiornamento Nel 2018 Anghinolfi chiese più soldi per gli affidi

Locatelli convoca Bonaccini a Roma

Delle 179 segnalazioni arrivate all'indirizzo mail del ministero delle Disabilità e della Famiglia da un mese ad oggi, circa tre quarti riguardano le case famiglia e il sistema degli affidi per i minori. "Stiamo approfondendo tutte le segnalazioni. I casi più urgenti - dice il Ministro Alessandra Locatelli - li stiamo trattando, in linea col protocollo di intesa siglato lo scorso luglio, interessando direttamente le prefetture competenti". Per il caso Bibbiano, il Ministro fa sapere di aver contattato il Presidente della Regione Stefano Bonaccini, "sollecitando un incontro il prima possibile". "Nessun problema a incontrare il Governo sui fatti della Val d'Enza, non appena sarà chiaro chi avrà pieno titolo a occuparsene", la replica del governatore.

"La ministra Locatelli mi ha contattato ieri per un incontro sui fatti della Val d'Enza, nelle stesse ore in cui il premier Conte si preparava a rassegnare le dimissioni al presidente Mattarella, decretando la fine del Governo di cui la ministra fa parte. Come la mia segreteria ha provato a far presente, non senza un certo imbarazzo, le due cose non apparivano, almeno nell'immediato, oggettivamente conciliabili": così il presidente della Regione Emilia Romagna. "Non ho dubbi- prosegue Bonaccini - che l'iniziativa della ministra, seppur dell'ultimo secondo, parta da presupposti positivi e non certo dalla ricerca di pubblicità su una vicenda così drammatica. Personalmente non ho alcuna difficoltà ad incontrare il Governo su questo come sugli altri temi, cosa che accade regolarmente, anche per il mio ruolo di presidente della Conferenza delle Regioni. Occorrerà solo capire, spiace doverlo dire pubblicamente - sottolinea il governatore - chi abbia o avrà  titolo ad occuparsi della cosa: il Governo è tutt'ora in carica ma dimissionario - conclude Bonaccini- e proprio in queste ore il presidente Mattarella ha aperto le consultazioni al Quirinale per verificare la possibilità di formarne uno nuovo".