Al via i lavori per smontare l’aula bunker. Sarà ricollocata al parco Ottavi

La struttura ha accolto 192 udienze nel primo grado. Si parte a novembre

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L’aula bunker che campeggia nel cortile interno del tribunale, e che ha accolto le 192 udienze del processo di ‘ndrangheta ‘Aemilia’, sarà a breve smontata. I lavori, già approvati, dovrebbero partire in novembre. E la struttura, da quanto trapela, rimarrà in città.

Sembra infatti essere del tutto tramontato l’interesse manifestato in estate dal ministero della Giustizia per destinarla alla Calabria come sede di un altro maxiprocesso di mafia, ovvero ‘Rinascita-Scott’, che conta 456 indagati.

Il procuratore capo di Catanzaro Nicola Gratteri aveva infatti ipotizzato l’utilizzo del prefabbricato reggiano, ma nel frattempo sono state trovate soluzioni alternative. L’udienza preliminare di ‘Rinascita-Scott’ è infatti iniziata l’11 settembre nell’aula bunker del carcere di Rebibbia, a Roma. Poi si dovrebbe proseguire in Calabria, al termine dei lavori in un immobile di tremila metri quadrati nell’area industriale di Lamezia Terme che un protocollo d’intesa, firmato dal ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, destina allo scopo.

L’aula bunker di Reggio, in cui per due anni e mezzo si è svolto ‘Aemilia’, può accogliere 400 persone e ha 300 posti a sedere. Nel 2016 era costata circa 600mila euro. Oggi appartiene totalmente al Comune, poiché la Regione gli ha dato la sua quota d’investimento. La struttura in acciaio dovrebbe essere smontata tra un paio di mesi e sistemata provvisoriamente nei magazzini comunali di via Mazzacurati, in attesa di un suo futuro riutilizzo. In maggio era stato approvato il progetto esecutivo per lo smontaggio, costo totale 230mila euro.

Tra le idee emerse, la sua ricollocazione nella zona del parco Ottavi per essere trasformata in uno spazio a disposizione della cittadinanza e, in coerenza con la sua storia, in particolare come centro di documentazione sulle mafie.

Alessandra Codeluppi