Allarme sul Crostolo "C’è poca manutenzione Così si rischia l’alluvione come avvenne nel 1973"

Alleanza Civica denuncia il cattivo stato dei greti del torrente in città. Ferrarini: "Chiediamo di convocare una commissione consiliare urgente".

Allarme sul Crostolo  "C’è poca manutenzione  Così si rischia l’alluvione  come avvenne nel 1973"

Allarme sul Crostolo "C’è poca manutenzione Così si rischia l’alluvione come avvenne nel 1973"

"Vogliamo sapere lo stato di salute del Crostolo. Per questo chiediamo una commissione consiliare urgente". È la richiesta di Alleanza Civica supportata da alcuni dati Ispra sul rischio idrogeologico legato a frane e alluvioni, illustrati dal consigliere comunale Filippo Ferrarini : "I numeri mostrano chiaramente come la maggioranza dei Comuni emiliano-romagnoli si trovino in aree a pericolosità idrica media o elevata. Non deve essere un caso se il rischio maggiore è presente nelle aree storicamente oggetto di bonifica. In base a questi dati, Reggio, a differenza dei capoluoghi confinanti, risulta tra quelli la cui totalità della popolazione abita in aree a pericolosità media". Con tanto di excursus storico: "L’evento alluvionale che, nel giugno 1973 interessò la nostra città – continua – fu determinato da condizioni metereologiche non molto dissimili a quelle che hanno colpito in questi giorni la Romagna e fu aggravato dal cattivo stato manutentivo del torrente Crostolo in particolare dalla presenza di numerosi detriti legnosi che crearono l’effetto diga incontrando i ponti cittadini. Per mettere in sicurezza il torrente vennero realizzate una serie di opere, tra le quali la cementificazione delle sponde e del letto in alcuni tratti cittadini, la costruzione di alcune traverse nel tratto a monte della città, ed in particolare, venne costruita la diga di Rivalta che funge da cassa di espansione con capacità di circa 1,5 milioni di metri cubi d’acqua. È evidente che la corretta manutenzione di quelle opere ed una corretta pulizia dell’alveo e delle sponde del torrente siano condizioni necessarie al mantenimento della sicurezza".

A tal proposito, Ferrarini, con tanto di documentazione fotografica, pone alcune questioni ritenute carenti lungo le rive del Crostolo. "Perché non si pulisce il greto nei pressi del ponte XX Settembre dove sono situati importanti accumuli di detriti? Qual è lo stato di sicurezza della sponda di via Verdi che pare sottoposta ad una significativa erosione? Perché tutto il tratto cittadino è invaso da piante spontanee sulle sponde? Quali interventi sono programmati sulla traversa a valle della diga di Rivalta che pare parzialmente ostruita e danneggiata? Qual è lo stato di funzionalità della diga di Rivalta? Ed è mai stata eseguita la prova d’invaso su quella cassa di espansione? La giunta faccia chiarezza".