
L’ammodernamento effettuato negli ultimi anni sulle reti ferroviarie locali ha portato l’avvento dei treni elettrici, più moderni ed efficienti rispetto al passato, ma non ha ancora risolto la questione dei lunghi tempi di chiusura dei passaggi a livello, che in alcuni punti della rete ferroviaria della Bassa sfiora perfino i 15-20 minuti. E se per automobilisti e camionisti non resta che attendere pazientemente la riapertura delle sbarre, per pedoni, ciclisti e centauri capita che vi sia qualcuno che decide di passare comunque sui binari, nonostante le barriere abbassate. Diverse le segnalazioni, soprattutto per pedoni e ciclisti, che attraversano i binari con il treno in fase di avvicinamento al passaggio a livello.
"Nel recarmi al lavoro la mattina presto – racconta un lettore – mi capita di trovare spesso chiuso il passaggio a livello a Gualtieri. Nella lunga attesa si notano periodicamente delle persone che, a piedi e anche in bici, passano ugualmente, senza attendere il transito del treno. In qualche caso il convoglio è passato pochi istanti dopo l’attraversamento di pedoni e ciclisti. E’ vero che si tratta di convogli di linee locali e non di treni ad alta velocità, ma resta alto il rischio di incidenti".
Secondo numerosi cittadini, pur mantenendo attivo il sistema di sicurezza, occorrerebbe limitare i tempi di chiusura delle sbarre, che in alcuni casi – soprattutto nel tratto ferroviario luzzarese – spesso rallentano anche gli interventi dei mezzi del soccorso sanitario, soprattutto se diretti alla zona industriale o verso Casoni.
Antonio Lecci