Benzinaio rapinato e ferito, due nuovi arresti

La vittima era stata colpita alla gamba. In carcere c’è già un 28enne, l’ha raggiunto il presunto complice. Domiciliari per la fidanzata

Benzinaio rapinato e ferito, due nuovi arresti

Benzinaio rapinato e ferito, due nuovi arresti

Due nuovi arresti e una persona indagata per le due rapine avvenute a Veggia la scorsa estate. Era stato già arrestato un pregiudicato di 28 anni di Sassuolo, accusato di essere responsabile della rapina compiuta il 12 settembre a Veggia ai danni di un benzinaio di 53 anni e della rapina del 25 agosto alla tabaccheria Corsini a Veggia.

Il benzinaio (dipendente all’Ener Fuel a Sassuolo) era stato ferito mentre stava depositando l’incasso alla cassa continua della Bper a Veggia. Era stato avvicinato da un bandito armato di pistola che aveva tentato di rubare i soldi. Il 53enne aveva reagito ed era nata una colluttazione. Il 28enne aveva esploso alcuni colpi di pistola ferendo il benzinaio alla gamba e scappando con parte del denaro. Il 28enne è anche accusato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti: i carabinieri avevano trovato due etti di marjuana.

Fondamentale l’attività dei carabinieri del nucleo investigativo di Reggio che hanno operato assieme ai colleghi delle compagnie di Reggio e Sassuolo. Sono state emesse un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un catanese di 42 anni domiciliato a Sassuolo e la misura degli arresti domiciliari per una 26enne foggiana residente a Scandiano. Nei guai sono finiti l’amico e la fidanzata del rapinatore 28enne: sono accusati dei reati di concorso in lesioni aggravate, rapina aggravata, detenzione e porto illegale di munizioni e simulazione di reato.

Due le persone che avevano agito il 12 settembre. Dagli accertamenti è emerso che l’auto utilizzata per la fuga (una Lancia Y bianca) sarebbe stata guidata dal 42enne catanese finito in carcere. I malviventi, con l’auto, si erano dileguati in direzione Sassuolo e alcuni testimoni dell’episodio erano riusciti a riferire parte della targa. La proprietaria del mezzo, la fidanzata del 28enne, si era poi presentata in caserma per denunciarne il furto compiuto da ignoti. I carabinieri, dopo l’atteggiamento tenuto dalla ragazza in caserma e notando delle apparenti incongruenze, hanno eseguito accertamenti mirati per rintracciare il veicolo e sui suoi possibili spostamenti nella zona di Sassuolo-Casalgrande e comuni limitrofi.

E’ quindi emerso che l’auto, poco prima della rapina, era stata individuata nell’area del comprensorio ceramico con a bordo la ragazza e il 28enne. L’ipotesi investigativa è quindi che il furto sia stato simulato per coprire la rapina e i responsabili. La Procura reggiana ha richiesto e ottenuto i provvedimenti cautelari eseguiti dai militari dell’Arma del nucleo investigativo di Reggio che ieri hanno arrestato il 42enne e la 26enne già denunciata in settembre.

In ottobre il 28enne, già in carcere, è finito nei guai anche per la rapina del 25 agosto alla tabaccheria Corsini. In quel caso il bandito, a seguito della reazione del tabaccaio, aveva esploso con una pistola un colpo finito nel cartongesso del soffitto ed era poi fuggiti con il bottino. Il 28enne è accusato di aver agito assieme a un altro uomo, il colpo era avvenuto poco dopo le 19. I carabinieri hanno identificato pure il presunto complice: si tratta di un 21enne palermitano domiciliato a Sassuolo. E’ indagato, in stato di libertà, per concorso in rapina aggravata e detenzione e porto illegale di munizioni. Il 21enne avrebbe atteso, alla guida della moto, il 28enne fuori dal negozio.

mat.b.