Reggio Emilia, bambino rischia di morire soffocato: salvato dal barbiere di Rubiera

Una caramella aveva ostruito le vie respiratorie. Il titolare del salone, volontario della Protezione civile, gli ha praticato la manovra di Heimlich

La manovra di Heimlich (repertorio)

La manovra di Heimlich (repertorio)

Reggio Emilia, 13 maggio 2022 - Momenti di grande paura e apprensione in un negozio di parrucchiere di Rubiera dove un bambino di tre anni ha rischiato di morire soffocato dopo aver ingoiato una caramella che gli ha ostruito le vie respiratorie. Il bimbo è stato salvato dal parrucchiere Massimo Gabrietti che, grazie alla sua preparazione, ha praticato una manovra di disostruzione. E’ successo verso le 19 di mercoledì in viale della Resistenza. "Ho offerto – racconta Gabrietti – una caramella al bambino, arrivato assieme alla madre e al fratello, per cercare di tranquillizzarlo perché, come spesso succede con i bimbi, non voleva iniziare il taglio dei capelli. Ho cominciato quindi il taglio e poco dopo ho capito che aveva ingerito la caramella. La mamma si è subito accorta che il figlio respirava con gravi difficoltà. Ho pertanto immediatamente deciso di attuare la manovra di Heimlich e nel frattempo ho chiamato il 118 che mi ha fornito supporto e ulteriori informazioni".

Massimo Gabrietti: «Ho fatto solo il mio dovere. Importante fare corsi di pronto soccorso"
Massimo Gabrietti: «Ho fatto solo il mio dovere. Importante fare corsi di pronto soccorso"

Sul posto sono intervenuti i volontari dell’ambulanza della Croce Rossa e anche il personale dell’automedica. "Il bimbo – prosegue Massimo Gabrietti – era molto provato, ma all’arrivo degli operatori del 118 aveva già ripreso conoscenza. In negozio è anche giunto il papà, avvisato della situazione di emergenza". E’ stato dunque soccorso dai sanitari e successivamente accompagnato in ospedale per le cure e gli accertamenti del caso. Il parrucchiere è rimasto sempre in contatto con la famiglia per gli aggiornamenti sulle condizioni di salute del bimbo, ieri ancora ricoverato in ospedale.

"Fortunatamente – dice Gabrietti – è fuori pericolo e siamo riusciti a salvare il piccolo. Ho fatto solo il mio dovere. Sono un volontario della Protezione civile di Scandiano e avevo già partecipato a corsi di primo soccorso: è importante frequentare questi corsi se si ha un’attività a contatto con tante persone".

Ieri un volontario della Croce Rossa ha ringraziato pubblicamente Massimo: "Grazie alla sua preparazione e sangue freddo ha letteralmente salvato la vita a un bimbo".