LARA MARIA FERRARI
Cronaca

Cani di grossa taglia abbandonati: "Serve un patentino per chi adotta"

Il problema delle rinunce di proprietà dei cani preoccupa le associazioni, come sottolineato da Bruna Mangano. Adozioni irresponsabili e mancanza di preparazione dei proprietari contribuiscono al fenomeno.

Cani di grossa taglia abbandonati: "Serve un patentino per chi adotta"

Cani di grossa taglia abbandonati: "Serve un patentino per chi adotta"

È un danno che sta assumendo sempre più i contorni di un tormento per le strutture che se ne occupano, quello delle rinunce di proprietà dei cani, di cui avevamo scritto l’estate scorsa, quando il problema diventa semplicemente più evidente con le vacanze, ma che ormai nemmeno più conosce stagionalità. Conosce bene la questione Bruna Mangano, presidente dell’associazione Amore randagio odv e del Montecavolo Dog Village.

"La situazione diventa insostenibile ogni giorno che passa. Continuiamo ad aiutare i cani che ci arrivano in rinuncia di proprietà, e ogni volta che si libera un posto ne facciamo entrare un altro. Ma non possiamo andare avanti così, senza una prospettiva di miglioramento. Non siamo un canile e in ogni caso in tutti i canili esiste la lista di attesa, perché non si riesce a provvedere a queste rinunce".

Bruna ne fa una questione di coscienza e responsabilità. "Penso soprattutto a persone che prendono molossi e maremmani per collocarli in villette a schiera, senza conoscere il cane o essersi dati il tempo di farlo. Siamo davanti ad adozioni irresponsabili. Chi prende certi esemplari dovrebbe fare anche un percorso educativo, come consigliato da veterinari e volontari, ma spesso non lo fa. Si portano a casa un cane adolescente che non riescono a gestire, e lo rinunciano".

C’è poi la piaga delle staffette. "Cani che provengono dal sud Italia, rintracciati via Internet e ottenuti tramite staffette. Che cosa succede, però? – denuncia Mangano –. Una volta nella propria abitazione, i nuovi proprietari si stupiscono del carattere, dell’aggressività talvolta mostrata da certuni, che hanno vissuto condizioni particolari, e vi rinunciano. Ma davanti a un cane spaventato la gente per lo più non ha pazienza. Anche il colloquio pre affido non funziona. Accettano di chiamare un educatore, ma quando si accorgono di un certo comportamento da parte dell’animale, non lo vogliono più".

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