Caos treni. "Linee ferroviarie da terzo mondo, ora basta"

Il sindaco di Casalgrande Daviddi furente: "Carrozze e fermate indecenti, merci prioritarie sui passeggieri. E dalla Regione solo promesse"

Il sindaco di Casalgrande Giuseppe Daviddi

Il sindaco di Casalgrande Giuseppe Daviddi

Casalgrande (reggio Emilia), 23 gennaio 2020 - A pochi giorni dalla irritata reazione del sindaco di Brescello ecco scendere in pista il sindaco di Casalgrande. Entrambi a mettere il dito sulla piaga del trasporto locale. Se il trasporto ferroviario nella bassa reggiana aveva infilato recentemente una serie di «disavventure», quali l’inghippo alla sbarra del passaggio a livello e la carrozza vandalizzata, ecco che però la situazione nel comprensorio delle ceramiche non è certamente migliore .

«Il nostro problema principale- fa sapere Giuseppe Daviddi, sindaco di Casalgrande - è che sul nostro binario girano sia le merci che le persone. E sono le persone che stanno subendo tutti i disservizi proprio per la presenza del trasporto merci. Questa convivenza è per noi un problema gigantesco. I treni non stanno funzionando regolarmente perché non riescono mai a rispettare gli orari. Anche l’altro giorno, sulla nostra linea, ci sono stati dei disservizi». Ma non è solo la puntualità dei treni a destare le preoccupazioni del sindaco di Casalgrande. « Le carrozze - prosegue Daviddi - sono indecenti. Ci dicono che verranno cambiate quando verrà fatta l’elettrificazione della linea. Ma non sappiamo ancora quando. Che dire poi dell’aspetto igienico sanitario?».  Dito puntato anche nei confronti delle stazioncine.

«Abbiamo delle fermate ferroviarie che non hanno neanche in Biafra. Ragazzi che devono attendere il treno fuori all’acqua, mancano le pensiline, mancano i passaggi pedonali, ci sono cantieri abbandonati , edifici ferroviari lasciati in uno stato di degrado». Una situazione che il sindaco di Casalgrande intende risolvere. Ed è per questo che Daviddi sta bussando da tempo la porta della Regione per esternare le carenze da lui riscontrate sulla linea ferroviaria: «Io sono andato prima di Natale a Bologna per cercare di capire dai diretti interessati le loro idee riguardo alle nostre problematiche. Mi hanno incontrato in regione, c’erano diversi tecnici e responsabili. Non ho trovato una corrispondenza alle mie segnalazioni. Anzi loro mi hanno fatto un quadro diverso tanto che ho ritenuto opportuno invitarli, qui a Casalgrande, per andare insieme a toccare di persona le cose che mi sono permesso di segnalare. Verranno il 30 gennaio».

Prima di proseguire come un fiume in piena: «Mi ero mosso già in novembre. In quell’occasione mi avevano garantito che, fatte alcune modifiche, il servizio ferroviario nel giro di 15 giorni sarebbe tornato regolare. Trascorso quel periodo il servizio però non era tornato regolare. Ed è così che, da allora, ho iniziato con insistenza a chiedere un appuntamento». Ho tribolato- ci confida il sindaco di Casalgrande perché non capivo il motivo di tempi così lunghi per avere la data di un incontro. Dopo tanto insistere, finalmente verranno i responsabili qui da noi».

Cosa dirà- chiediamo al sindaco- in quell’occasione? «In quel momento affronteremo tutti i problemi che ho elencato per vedere cosa sta funzionando e cosa no. Voglio proprio capire quale sarà la loro proposta per risolvere quanto da noi segnalato. Si tenga presente che noi abbiamo avanzato diverse richieste che ancora non sono state accolte. Abbiamo chiesto in più occasioni, per esempio- riprende il sindaco - di predisporre almeno parte di una carrozza per il carico delle biciclette. Ad oggi ancora non c’è. Lo studente che va a Reggio se potesse caricare la bicicletta sul treno per raggiungere il plesso scolastico avrebbe sicuramente dei benefici. Sarebbe una cosa molto utile».  E la famosa metropolitana di superficie? «Era il nostro sogno. Un sogno, questo della metropolitana di superficie, che sta svanendo nel nulla. Noi ci teniamo moltissimo. Ci speriamo ancora. Ci impegneremo e lotteremo».