MARTINA ZANNONI
Cronaca

Camion si schianta contro una casa a Calerno, ecco cosa resta del salotto

La via Emilia ora è ridotta a una sola corsia, perché sulla strada affaccia lo stabile 'sbriciolato'. Il tabacchino: "Io lì ci sono nato"

La casa sventrata dal camion

La casa sventrata dal camion

Reggio Emilia, 7 ottobre 2021 - Una casa sventrata. Le travi che la reggono in piedi in un precario equilibrio. La sala piena di macerie con ancora il divano, le sedie, l’armadio e le foto incorniciate alla parete. Tutto accompagnato da silenzio e desolazione. Ogni cosa è rimasta lì, al proprio posto. A far da protagonisti sulla scena però sono i mattoni, i pezzi di legno, la polvere che l’incidente ha lasciato a terra.

Il focus Gianluca Mercatini morto nell'incidente a Reggio: chi era l'autista alla guida del camion Calerno , ore 12, via Emilia. Per capire bene cosa è successo il giorno prima, quando un camion è andato a sbattere contro il civico 78 distruggendo una casa, ci dirigiamo nella strada di fronte. Stefano Ploia, proprietario della tabaccheria, che insieme agli altri negozianti ha vissuto l’accaduto, ci racconta il suo stato d’animo: "E’ stato un duro colpo, io e gli altri abbiamo sentito un gran botto. Siamo usciti di corsa dai negozi e davanti a noi un’immagine orribile, un gran fumo, quando ho realizzato non volevo crederci".

" Ho chiamato immediatamente i carabinieri, all’oscuro dell’accaduto, per avvisare di bloccare la macchine alle rotonde per facilitare l’arrivo dei soccorsi – aggiunge – Ho dovuto richiamarli per dirgli di venire qui subito, perché nella confusione c’era chi diceva di sentire odore di gas e in lontananza c’era un camion con combustibile". Mentre parla, davanti a lui sfilano centinaia di auto e camion in coda, come ogni giorno sulla via Emilia. Ad aumentare i rallentamenti è la presenza di un semaforino posto sulla carreggiata per regolare la viabilità. Dopo l’incidente infatti una grande transenna ha ridotto il passaggio a una sola corsia, complicando ancora di più le cose.

Al momento dell’incidente le automobili sono rimaste ferme intasando la via. L’allarme è stato immediato, è arrivata l’ambulanza e poi i pompieri. Stefano conclude il suo racconto con grande tristezza: "Sono nato in quella casa. 50 anni fa mentre abitavo lì è accaduto un episodio simile ma non paragonabile a questo. All’epoca non c’era tutto questo traffico. Il camion portò via l’insegna della tabaccheria. In tanti anni ne ho visti di incidenti, ma mai come questo". A confermarci il malessere collettivo è il barista Giancarlo Baldini: "Abbiamo sentito un rumore spaventoso e siamo corsi immediatamente fuori. La casa è sfasciata, completamente da rifare".

Di fianco alle macerie c’è Aristotele Kuma, il vicino della casa distrutta. Aristotele mostra i segni lasciati dal camion sul muro della sua abitazione e sulla strada, e le cassette della posta staccate dall’impatto. Inizia a raccontare: "La signora per miracolo era in cucina, stanza che si trova a fianco alla sala, a far da mangiare per i figli. Ha cominciato a urlare e sono entrati i pompieri a calmarla. Sono una famiglia meravigliosa, ha perso il marito sei anni fa in un incidente. Hanno restaurato la casa con le loro forze, mi dispiace veramente tanto".